PIET MONDRIAN ( Amersfoort, 7 marzo 1872 – New York, 1º febbraio 1944 ) — qualche immagine che, senza alcuna pretesa, vuole evidenziare il passaggio dal figurativo all’astratto chiamato dall’artista ” Neoplasticismo ” ( nuovo modo di dare forma )

 

 

 

mondrian-spring sun | Mondrian, Piet mondrian, Arte paesaggistica

PIET MONDRIAN, SOLE  DI PRIMAVERA

 

 

 

 

 

Fattoria vicino Duivendrecht, 1916

 

 

 

 

 

Mulino di sera, 1917

 

 

 

 

Piet Mondrian, Covone, 1897-1898

 

 

 

 

Le opere figurative di Piet Mondrian: la geometria invade i paesaggi – La sottile linea d'ombra

 

 

 

 

Windmill in the Gein - Piet Mondrian | WikiOO.org - دایره المعارف هنرهای زیبا

 

Piet Mondrian, Mulino nel crepuscolo, 1907 08 ca. © Kunstmuseum Den Haag, L’Aja

 

 

 

 

 

 

Le opere figurative di Piet Mondrian: la geometria invade i paesaggi – La sottile linea d'ombra | Mondrian art, Mondrian, Piet mondrian

 

 

 

 

 

 

 Foresta vicino a Oele, 1908

 

 

 

 

 

Piet Mondrian, 1908-10, Evening; Red Tree (Avond; De rode boom), oil on canvas, 70 x 99 cm, Gemeentemuseum Den Haag.jpg

«Dietro la mutevole forma naturale c’è sempre l’immutabile realtà pura»

(Piet Mondrian.)

 

 

Red Tree (L’albero rosso) è un quadro dipinto nel 1908/1909 da Piet Mondrian. È una rappresentazione artistica di un albero (un melo) in cui l’artista non si preoccupa del tronco o dei rami, bensì della loro forma e dei loro rapporti. Un segno deciso e di vario spessore evidenzia la struttura e cerca di impregnare nella composizione i rapporti che scaturiscono dai rami. I colori, prevalentemente rosso e blu, favoriscono tale semplificazione.

Attualmente è conservato nel museo municipale dell’Aia.

Nell’opera il tronco nodoso e ruvido è chiazzato da striature rosse che, sui rami nudi, paiono fiammelle guizzanti. L’albero pare prima adagiarsi dolcemente a destra, assecondando linee a onde correnti; poi protende le punte di nuovo verso l’alto; a sinistra, invece, i rami sembrano accelerare la loro caduta, quasi pronti a immergersi nella terra.

 

 

 

 

 

PIET MONDRIAN – astrazione please .. – PitturiAMO

ALBERO BLU, 1908 ca

 

 

 

 

Albero grigio di Piet Mondrian - ADO Analisi dell'opera

  • 1911, Albero grigio, L’Aia, Haags Gemeentemuseum

 

 

 

Il Melo in fiore di Piet Mondrian - ADO Analisi dell'opera

  • 1912, Melo in fiore, L’Aia, Haags Gemeentemuseum

 

Mondrian, insieme a Theo van Doesburg e Gary Thomas Rietveld, fondò la rivista De Stijl. Attraverso questa rivista, infatti, venne pubblicato un manifesto che creò un nuovo linguaggio figurativo essenziale, razionale e astratto. Questo stile venne, quindi, definito dagli artisti Neoplasticismo, cioè, nuovo modo di creare la forma. Lo stile prevede, così, l’utilizzo di semplici e pochi elementi del linguaggio visivo. Linee nere verticali e orizzontali incrociate in modo ortogonale. Il fondo bianco ottico e l’uso di colori primari, giallo, rosso e blu.

La sintassi è anch’essa semplice, nessuna sfumatura o chiaroscuro, quindi, solo campiture nette. Melo in fiore si può, così, considerare uno dei passaggi di avvicinamento allo stile neoplastico. Le linee dell’albero sono, infatti, estremamente sintetizzate e non si riconosce alcuna sua parte. Una fascia in basso, presumibilmente, rappresenta il prato e l’albero, il tronco e i rami laterali. La parte alta del dipinto è ciò che rimane del cielo e dei rami che si stagliano contro di esso.

 

da:

Il Melo in fiore di Piet Mondrian

 

 

 

 

 

  • 1912, Alberi in fiore, Rotschild Foundation

 

 

 

Kunstdruck Die Bäume von Piet Mondrian

  • 1912, Gli alberi, Pittsburgh, Carnegie Museum of Art

 

 

 

 

Composition Trees II" Piet Mondrian - Artwork on USEUM

  • 1912-13 circa, Composizione con alberi II, L’Aia, Haags Gemeentemuseum

 

 

 

  • 1913, Tableau no. 3; Composizione ovale, Amsterdam, Stedelijk Museum

 

 

 

Piet Mondrian (@artistmondrian) | Twitter

Pieter Cornelis Mondriaan, meglio conosciuto come Piet Mondrian (Amersfoort, 7 marzo 1872 – New York, 1º febbraio 1944), è stato un pittore olandese, fondatore assieme a Theo van Doesburg del “neoplasticismo” (il nome originale è De Stijl, dal nome della rivista De Stijl).

 

Figlio di Pieter Cornelis Mondriaan e Johanna Christina de Kok, cominciò la sua carriera come insegnante di italiano, ma praticò anche l’arte della pittura. La maggior parte dei suoi lavori è naturalista o impressionista e consiste principalmente in paesaggi. Queste immagini pastorali dei suoi natii Paesi Bassi descrivono mulini, campi e fiumi, inizialmente nella maniera impressionista olandese, successivamente con l’utilizzo di una varietà di stili e tecniche che documentano la sua ricerca per un’espressione personale. Questi suoi dipinti sono ancora in modo rappresentativo e ci illustrano l’influenza che svariati movimenti artistici ebbero su Mondrian.

In esposizione al Gemeentemuseum di L’Aia si possono vedere svariati dipinti di questo periodo, compresi Il Mulino Rosso e Alberi nella luce della luna. Un dipinto del 1908, intitolato Avond (“Sera”), rappresenta una scena di un albero in un campo al crepuscolo e ci predice i futuri sviluppi con l’utilizzo di una tavolozza composta quasi solo da rosso, giallo e blu. Pur non essendo in alcun modo astratto, Avond è il primo tra i lavori di Mondrian ad enfatizzare l’uso dei colori primari. ( ” Avond “, anche chiamato ” L’albero rosso “– vedi sopra )

 

I primi dipinti a mostrarci un accenno dell’astrazione che verrà sono una serie di tele datate tra il 1905 e il 1908, rappresentano scene buie di alberi confusi e case che si riflettono in specchi d’acqua immobile che ce li fanno apparire quasi come macchie d’inchiostro nei test di Rorschach. Ad ogni modo, nonostante il risultato finale porti lo spettatore ad enfatizzare le forme più che il contenuto, questi quadri sono ancora fermamente radicati alla natura, ed è solamente la conoscenza degli sviluppi successivi dei lavori di Mondrian che ci porta a ricercare le origini dei suoi lavori futuri in queste opere.

L’arte di Mondrian fu sempre intimamente legata ai suoi studi spirituali e filosofici. Nel 1908, cominciò ad interessarsi al movimento teosofico iniziato da Helena Petrovna Blavatsky nella seconda metà del XIX secolo. La Blavatsky riteneva fosse possibile raggiungere una più profonda conoscenza della natura che quella resa disponibile dai mezzi empirici: molto del lavoro di Mondrian per il resto della sua vita venne ispirato da questa sua ricerca della conoscenza spirituale. Mondrian conserverà per tutta la sua vita il suo diploma d’ammissione alla Società teosofica, col numero 1690, firmato da Annie Besant e datato del 25 maggio 1909.

Mondrian rimase molto colpito da una mostra di opere cubiste ad Amsterdam nell”11 che modificò profondamente il suo lavoro a venire. La sua ricerca della semplificazione è visibile nelle due versioni di stilleven met gemberpot (“natura morta con giara”). La versione dell”11 è cubista, mentre quella del ’12 si riduce a una forma rotonda con triangoli e rettangoli.

 

 

 

 

 

Natura morta con vaso di zenzero | Arte mondrian, Piet mondrian, Mondrian

 

Natura morta con vaso, 1911

 

 

Mondrian - il passaggio all'astrattismo geometrico ⋆ Zebrart.it

Natura morta con giara, 1912

 

 

 

Parigi, 1912-1914

Nel ’12, Mondrian si trasferì a Parigi, cambiando anche il suo nome da Mondriaan in quello che conosciamo per enfatizzare la sua partenza dalla vita chiusa dello stagno artistico olandese. Da questo momento in poi, firmerà le sue opere come “Mondrian”. In questo periodo parigino, l’influenza del cubismo di Picasso e Braque si fa notare quasi immediatamente nei suoi quadri.

 

Piet Mondrian- The Sea 1912

IL MARE, 1912

 

Dipinti come The Sea (1912) e i vari studi su alberi successivi a quell’anno ancora hanno una certa misura di rappresentativismo, ma sono sempre più dominati dalle forme geometriche e dai piani incastrati tra loro, molto comuni nel cubismo. Comunque, mentre Mondrian era desideroso di assorbire e trasportare nel suo lavoro l’influenza cubista, sembra chiaro che egli vede il cubismo stesso come una strada che porta a una fine, piuttosto che una fine in sé.

 

 

 

 

Paesi Bassi, 1914 -1919

Diversamente dai cubisti, Mondrian continuava a tentare di riconciliare la sua pittura con le sue ricerche spirituali, e nel 1913 cominciò a fondere la sua visione d’arte e i suoi studi teosofici in una teoria che segna la sua rottura finale con la pittura rappresentativa. La Grande guerra cominciò mentre Mondrian era in famiglia, nel 1914, ed egli fu costretto a rimanere nei Paesi Bassi per tutta la durata del conflitto. In questo periodo, abitò presso la colonia di artisti di Laren, conoscendovi Bart van der Leck e Theo van Doesburg, entrambi artisti che, in quello stesso momento, stavano attuando il proprio percorso personale verso l’astrazione artistica. Con van Doesburg, il Nostro fondò la rivista De Stijl (Lo Stile), un periodico in cui pubblicò i suoi primi saggi che definivano la sua teoria, per la quale adottò il termine di neoplasticismo.

Mondrian pubblicò De Nieuwe Beelding in de Schilderkunst (“Il nuovo Plasticismo nella Pittura”) in 11 uscite-capitoli sulla rivista De Stijl, tra il 1917 e il 1918. Fu, questo, il suo primo e maggiore tentativo per esprimere la sua teoria artistica in prosa, e non sulla tela. Comunque, le sue migliori e più citate espressioni su questa sua teoria si trovano in una lettera che scrisse a Hans-Peter Bremmer nel 1914.

«Costruisco combinazioni di linee e di colori su una superficie piatta, in modo da esprimere una bellezza generale con una somma coscienza. La Natura (o ciò che ne vedo) mi ispira, mi mette, come ogni altro pittore, in uno stato emozionale che mi provoca un’urgenza di fare qualcosa, ma voglio arrivare più vicino possibile alla verità e astrarre ogni cosa da essa, fino a che non raggiungo le fondamenta (anche se solo le fondamenta esteriori!) delle cose… Credo sia possibile che, attraverso linee orizzontali e verticali costruite con coscienza, ma non con calcolo, guidate da un’alta intuizione, e portate all’armonia e al ritmo, queste forme basilari di bellezza, aiutate se necessario da altre linee o curve, possano divenire un’opera d’arte, così forte quanto vera.»

 

 

SEGUE IN 

https://it.wikipedia.org/wiki/Piet_Mondrian

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1 risposta a PIET MONDRIAN ( Amersfoort, 7 marzo 1872 – New York, 1º febbraio 1944 ) — qualche immagine che, senza alcuna pretesa, vuole evidenziare il passaggio dal figurativo all’astratto chiamato dall’artista ” Neoplasticismo ” ( nuovo modo di dare forma )

  1. i. scrive:

    Molto bella e chiara questa spiegazione. I dipinti, tutti, sono molto belli e si capisce il cambiamento.

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