4 settembre 2012 ore 16:41 “CASABLANCA”, FILM ROMANTICISSIMO E STRAPPACUORE DEL 1942, IN PIENA SECONDA GUERRA MONDIALE. IL DURO HUMPREY BOGART (UN DURO D’ALTRI TEMPI O D’ANTAN), DI QUELLI CHE NON USANO PIU’ MA CHE OGNI FANCIULLINA CUSTODISCE NEL SEGRETO DEL SUO CUORE, / E INGRID BERGMAN ADDIRITTURA DOLCISSIMA E FEMMINILE IN QUESTA SCENA CHE VI MOSTRO….. FEMMINILE PER DIRE QUESTO: LEI HA CHIESTO A LUI, LA NOTTE PREDENTE, QUANDO SI SONO RITROVATI DA UN VECCHIO AMORE SPEZZATO, FORSE DAL CASO, O DAL DESTINO PIU’ PROBABILMENTE, DI DECIDERE LUI “PER IL BENE DI ENTRAMBI”, EVIDENTEMENTE NON TROVANDO LEI STESSA IL CORAGGIO DI UNA SCELTA. E GIA’ AMEREI PARLARE DI QUESTA FIGURA DI DONNA CONFRONTANDOLA CON OGGI. QUESTO TIPO DI DONNA, OGGI, ALLA MIA ETA’, MI COMMUOVE COME DA GIOVANE NON AVREBBE POTUTO. ALLORA AVREI PENSATO CHE SOLO LEI DOVEVA PRENDERE UNA DECISIONE CHE RIGUARDAVA LEI STESSA…E ANCHE OGGI, NON POTREI MAI FIDARMI COSI’ TANTO DI QUALCUNO DA “AFFIDARMI” COSI’ TOTALMENTE. LUI, COME UOMO, OH PER CARITA’, UN UOMO CHE AVREI PROFONDAMENTE AMATO, UN TIPO COSI’ (CERTO E’ UN ROMANZO, MA TANTO PER PARLARE) NON L’HO MAI CONOSCIUTO, SE NON NELLA FORMA, BEN DIVERSA, ANCHE SE ALL’INIZIO CI SI CONFONDE, DEL ” COMANDINO-STRONZO”. UN MIO AMICO GAY, HULK, CAPISCE PROFONDAMENTE QUESTO SENTIMENTO E HA PROMESSO CHE ME NE SCRIVERA’. E VOI, DONNE UOMINI CHE SIATE?

schiacciate la riga sotto la sigla di youtube e vedrete la scena finale del film:

se voi vecchie come me, non singhiozzate tutto il tempo, vuol dire che non avete un nuovo amore nel cuore e, secondo, che siete rimaste giovani, oppure siete morte! …con le corna, naturalmente, ma io non porto sfiga neanche ad una formica, sono sbrodolosamente “buona”…”da dare la nausea”, come diceva la mia santa mamma che, di nausee, se ne intendeva!

 

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=TFwXj6uXFls

 

woody allen, enorme gigante grandissimo, schiacciate sempre la riga, la scena la dedico al mio compagno di banco V………… (ha un nome lunghissimo!)

http://www.youtube.com/watch?v=LTt5al3-Law

 

http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=t8yRqjJQOnY

Casablanca (film)

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Casablanca

Titoli di testa
Titolo originale Casablanca
Lingua originale inglesefrancesetedescoitaliano
Paese Stati Uniti d’America
Anno 1942
Durata 102 min
Colore B/N
Audio sonoro
Rapporto 1.33:1
Genere drammatico, romantico
Regia Michael Curtiz
Soggetto Murray BurnettJoan Alison (opera teatrale)
Sceneggiatura Julius J. EpsteinPhilip G. Epstein,Howard Koch
Produttore Hal B. Wallis per Warner Bros
Distribuzione(Italia) Warner Bros (1946)
Fotografia Arthur Edeson
Montaggio Owen Marks
Effetti speciali Lawrence W. Butler
Musiche M.K. JeromeJack SchollMax Steiner (musiche originali), Herman Hupfeld (“As Time Goes By”)
Scenografia Carl Jules Weyl
Interpretipersonaggi
Doppiatori italiani

Casablanca è un film del 1942 diretto da Michael Curtiz.

Una delle pellicole hollywoodiane più celebri di tutti i tempi, è tratta dall’opera teatrale Everybody Comes to Rick’s di Murray BurnettJoan Alison.

Indice

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Trama [modifica]

Durante la seconda guerra mondiale, l’espatriato americano Rick Blaine gestisce un locale, il Rick’s Café Américain, a Casablanca, nel Maroccofrancese, parte della cosiddetta “Francia non occupata”, controllata dal regime filo-nazista del Governo di Vichy; egli ha un passato dicontrabbandiere d’armi, in favore degli etiopi durante l’invasione italiana del1935, e di combattente repubblicano, durante la guerra civile spagnola, ma sembra essere diventato un uomo cinico e dichiaratamente neutrale sulle vicende politiche e belliche che stanno accadendo.

Una sera arriva nel suo locale un certo Ugarte, un malvivente molto conosciuto nella zona, con due lettere di transito rubate, reato aggravato dalla morte di due soldati tedeschi che le trasportavano; le lettere di transito sono documenti che consentono di lasciare Casablanca sull’aereo che conduce a Lisbona permettendo, una volta arrivati, di potersi recare negli Stati Uniti grazie alla condizione di neutralità del Portogallo. Ugarte prevede di vendere le lettere a un prezzo molto alto al miglior offerente e, allo scopo, ha organizzato un incontro con il compratore nel locale di Rick. Tuttavia, prima che egli possa realizzare il colpo, viene arrestato dai poliziotti del capitano Louis Renault (un funzionario francese fedele a Vichy, che intende dimostrare in questo modo la propria efficienza al maggiore Strasser, ufficiale tedesco giunto nella capitale marocchina per controllare l’efficacia delle misure contro i ricercati ed i dissidenti) non prima però di avere consegnato le lettere a Rick, affinché le custodisse.

L’incontro tra Rick, Ilsa, Victor Laszlo ed il capitano Renault al Rick’s Café Américain

Il giorno dopo giunge a Casablanca Ilsa Lund, una profuga norvegese che ha amato intensamente, ricambiata, Rick aParigi nei giorni a cavallo della sua occupazione, insieme al marito Victor Laszlo, uno stimato leader della resistenza cecoslovacca, internato in uncampo di concentramento e successivamente fuggito e da quel momento ricercato dallaGestapo. L’arrivo della donna getta nello sconforto Rick, ancora innamorato di lei e che non riesce a perdonarle di averlo abbandonato al momento della sua partenza dopo l’arrivo delle truppe tedesche. Ilsa giustifica il suo comportamento con la presunzione che il marito fosse morto ma, scoprendo che invece era ancora vivo, aveva deciso di riunirsi a lui senza però fornire spiegazioni all’innamorato.

La situazione di pericolo a cui è esposto Laszlo a Casablanca induce lui ed Ilsa a tentare di procurarsi due lettere di transito per fuggire in America e proseguire la loro lotta al nazismo e si rivolgono a Ferrari, un faccendiere che comanda il mercato nero di Casablanca, che tuttavia, al fine di evitarsi il pericolo che rappresenterebbe aiutare l’esule, si rifiuta di aiutarli ma allo stesso tempo informandoli che Rick è in possesso delle due lettere consegnategli da Ugarte; Rick non vorrebbe consegnare le lettere a nessun prezzo, da un lato per vendicarsi della sofferenza subita e dall’altro perché l’incontro di Ilsa a Casablanca ha rinfocolato il loro amore più che mai. Egli vorrebbe trattenerla con sé, ma il suo comportamento cambia quando, parlando con Laszlo, questi insiste perché lui ed Ilsa partano insieme, lasciando lo stesso Laszlo in Marocco: il ceco è disposto a perdere la propria donna, pur di saperla al sicuro all’estero.

Rick convince Ilsa a partire con il marito nella scena conclusiva del film

Colpito dallo spirito di sacrificio e dall’amore di Laszlo, ed, allo stesso tempo, ricordando il proprio passato patriottico, Rick elabora un piano: facendo il doppio gioco, promette al capitano Renault di consegnargli Victor quando, nel proprio locale, gli avrebbe consegnato le lettere ma egli, al momento dello scambio, minaccia Renault con la pistola e lo costringe ad accompagnare lui, Laszlo e Ilsa all’aeroporto, dopo aver fatto una telefonata per garantirsi il libero passaggio; il capitano però finge solamente di telefonare all’aeroporto mentre invece avvisa il maggiore Strasser, che si precipita per raggiungerli allo scopo di bloccarli.

Mentre attendono la partenza dell’aereo Ilsa, in nome dell’amore che sente di provare ancora per Rick, è tentata di rimanere con lui ma questi la convince a partire insieme al marito e, mentre il velivolo con a bordo Victor e Ilsa inizia a rullare verso la pista di decollo, Strasser giunge trafelato e tenta di contattare la torre di controllo per bloccare i fuggitivi, ma viene ucciso da Rick. L’aereo parte indisturbato ed, all’arrivo dei gendarmi, Renault rivela la sua autentica natura di patriota, ordinando ai colleghi di fermare i soliti sospetti, e proponendo a Rick di fuggire insieme a Brazzaville, nell’Africa Equatoriale Francese, controllata dalle forze della Francia libera, iniziando tra loro quella che Rick definisce una bella amicizia.

Errori del film [modifica]

Il film presenta alcune contraddizioni logiche: la più evidente è quella delle due “lettere di transito” che consentono ai portatori di lasciare il territorio francese. In alcune versioni del film viene detto che le lettere sono firmate da Maxime Weygand, in altre dal generale di Francia libera Charles de Gaulle. Dato che la corte marziale di Vichy aveva condannato De Gaulle per alto tradimento incontumacia in data 2 agosto 1940, un documento con la sua firma non avrebbe avuto il minimo valore per le autorità francesi.[1] Le lettere, d’altra parte, costituiscono un MacGuffin, e la loro validità non viene mai messa in discussione all’interno del film.[2] Lo stesso Rick, parlando con Renault, sostiene che le lettere non avrebbero consentito ad Ilsa e tantomeno a Laszlo una fuga sicura, asserendo che «…delle persone sono state trattenute a Casablanca a dispetto dei loro diritti». Inoltre, Laszlo afferma che i Nazisti non possano arrestarlo perché «…ogni violazione di neutralità [del suolo francese] cadrebbe sul Capitano Renault», ma questo stride fortemente con la sua fama di nemico pubblico. Nella realtà non vi furono mai soldati della Wehrmacht nelle colonie francesi, cosa che avrebbe violato i termini del secondo armistizio di Compiègne.[1]

Omaggi al film [modifica]

Sono incalcolabili gli omaggi che il cinema ha dedicato a Casablanca, pellicola di cui Umberto Eco ha scritto «Un cliché ci fa sorridere, cento ci commuovono»[3]. Tra le più spiritose e divertenti citazioni ricordiamo il film Ma papà ti manda sola? (1972) di Peter Bogdanovich, in cui una scatenata Barbra Streisand seduce l’ingenuo Ryan O’Neal sulle note di As Time Goes By (per poi cadere entrambi da un panchetto del piano: omaggio questo, invece, a Quando la moglie è in vacanza (1955) di Billy Wilder). O ancora le discussioni tra Meg RyanBilly Crystal, in Harry ti presento Sally (1989) sui motivi delle scelte di Ingrid Bergman, come anche nel più recente Un amore di testimone (2008). E ovviamente, Provaci ancora, Sam, pellicola di Herbert Ross in cui un imbranato critico cinematografico (Woody Allen) sogna di rivivere la passione tra Bogart e la Bergman con la moglie di un amico (Diane Keaton). Lo stesso titolo originale del film scritto da Allen come commedia teatrale, “Play it again, Sam”, ricorda la famosa battuta della Bergman: «Suonala, Sam. Suona Mentre il tempo passa»[4]. Tra le tante battute, segnaliamo: «Louis, penso che questo sia l’inizio di una bella amicizia»[5], citata nel finale del film Gatto nero, gatto bianco di Emir Kusturica. Anche il film comico Una pallottola spuntata 2½: l’odore della paura richiama questo film: mentre i due protagonisti sono seduti a un tavolo di un locale per single, la ragazza chiede al pianista di colore, ovviamente Sam, di suonare la loro canzone; il pianista comincerà a cantare però una versione piuttosto allegra di Ding-Dong! The Witch Is Dead, canzone invece del film Il mago di Oz. Nel film “L’esplosivo piano di Bazil (Micmacs à tire-larigot) film del 2009 diretto e co-sceneggiato da Jean-Pierre Jeunet, il protagonista lavora in un videonoleggio e guarda Casablanca nella versione in Francese, ripetendo a memoria tutte le battute della scena finale all’aeroporto.

Anche il mondo dei fumetti ha reso omaggio al film: Giorgio Cavazzano ha realizzato testi e disegni per la parodia disneyanaTopolinoMinni in Casablanca“, appositamente realizzata in mezzatinta per ricreare le atmosfere del film. Nel corso della storia, la celebre frase “Suonala ancora, Sam” diventa un autentico tormentone per il pianista impersonato da Pippo. La storia è stata pubblicata sul numero 1657 di Topolino dell’ anno 1987. Un altro omaggio fumettistico lo troviamo nell’albo di Leo Ortolani, il creatore di Rat-Man, intitolato La lunga notte dell’investigatore Merlo.

Inoltre nella sit-com americana Will & Grace ci sono molti riferimenti al film, soprattutto da parte di Grace, in alcuni episodi.

Nell’album Lambrusco coltelli rose & popcorn di Ligabue, anno 1990, è presente una traccia intitolata Ti chiamerò Sam (se suoni bene), in chiaro riferimento al pianista protagonista della celebre scena del film.

Le sei battute entrate nella lista delle 100 frasi più citate del cinema [modifica]

Lista redatta dall’American Film Institute (AFI):

Frase in italiano Frase in inglese Pronunciata da: Posizione nella lista
«Alla tua salute, bambina» Here’s looking at you, kid. Rick 5º posto assoluto
«Louis, penso che questo sia l’inizio di una bella amicizia» Louis, I think this is the beginning of a beautiful friendship. Rick 20º posto assoluto
«Suonala, Sam. Suona… Mentre il tempo passa» Play it, Sam. Play “As time goes by” Ilsa 28º posto assoluto
«Fermate i soliti sospetti» Round up the usual suspects Cap. Renault 32º posto assoluto
«Avremo sempre Parigi.» We’ll always have Paris Rick 43º posto assoluto
«Con tanti ritrovi nel mondo, doveva venire proprio nel mio» Of all the gin joints in all the towns in all the world, she walks into mine Rick 67º posto assoluto

Riconoscimenti [modifica]

Nel 1989 è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[6]

Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al secondo posto della classifica dei cento migliori film americani di tutti i tempi e dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al terzo.

Censura in Italia [modifica]

  • Nella versione italiana a Rick viene fatto notare che ha aiutato i cinesi in un non meglio precisato evento (presumibilmente laseconda guerra sino-giapponese), mentre nella versione originale egli ha aiutato gli etiopi nella guerra contro gli italiani.
  • Nella versione originale compare in due scene il capitano Tondelli, un impacciato ufficiale italiano: la prima si svolge all’aeroporto, dove un militare nazista non presta molta attenzione alla presentazione dell’italiano che lo segue ossequioso; la seconda quando Tondelli, all’interno del Rick’s café, ha un alterco con un ufficiale tedesco, e dove Renault rileva che italiani e tedeschi non potranno mai andare d’accordo. Entrambe le scene nella versione italiana sono state eliminate ma sono presenti, ridoppiate, dall’Edizione DVD in poi[7].
  • Nella versione italiana il signor Ferrari, personaggio ambiguo che comanda il mercato nero, viene rinominato “Ferrac”, oscurando la sua origine italiana.

Manifesti e locandine del film [modifica]

  • In Italia, la realizzazione dei manifesti e delle locandine del film fu affidata nel 1946 al pittore cartellonista Luigi Martinati.

Note [modifica]

  1. ^ a b (EN) James C. Robertson, The Casablanca Man: The Cinema of Michael Curtiz, London: Routledge, 1993 p. 79. ISBN 0-415-06804-5.
  2. ^ (EN) Aljean Harmetz, Round Up the Usual Suspects: The Making of Casablanca — Bogart, Bergman, and World War II, Hyperion, 1992. ISBN 1-56282-761-8.
  3. ^ The Clichés are Having a Ball
  4. ^ In originale: Play it, Sam. Play “As time goes by”.
  5. ^ Louis, I think this is the beginning of a beautiful friendship.
  6. ^ (ENNational Film RegistryNational Film Preservation Board. URL consultato in data 3 gennaio 2012.
  7. ^ Casablanca – Curiosità. URL consultato in data 08.03.2009.

 

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  1. Chiara Salvini scrive:

    merda! Mi è sparito un titolo lunghissimo che ora non saprò più rifare, ma-credetemi-avrebbe cambiato la vostra vita sessuale e amorosa! disperatamente chiara

  2. Jenny scrive:

    Un personaggio come quello interpretato da Bogart checchè ne dicano è di sicuro nei sogni di ogni donna, anche la femminista più convinta. Ci sono esigenze che a mio avviso sono ancestrali, non dettate da chissà quale raziocinante pensiero, nè giustificate (ora Chiara che di psicologia ne sa infinitamente più di me che non ne so quasi nulla magari avrà da dirmi che in realtà Freud lo spiega, ma io lo ignoro) da psicologie spicciole di giochi di ruolo. Una donna nel suo intimo vorrebbe un uomo come Bogart al fianco, una granitica roccia alla quale appoggiarsi, un amante maschio dentro cui perdersi, una mano ferma che la guidi. Potrò risultare impopolare in quest’epoca di donne in carriera, autosufficienti, emancipatissime etc. Io stessa cerco di esserlo, io stessa sono estremamente indipendente in amore e nei sentimenti in genere……………..però consentitemelo Bogart è Bogart.

    • Chiara Salvini scrive:

      sei troppo simpatica! Ti offro il ruolo di “colonna insinuante” per dire non granitica, una colonna svettante danza del ventre (che dimagriamo, anche) del mio-nostro blog, se vuoi, una colonna che fa i fatti suoi, ma c’è- è presente con tutta la sua forza di assenzo (sì! assenzio!) e dissenzo (e dissenzio! fratello di assenzio), una voce giovane accanto ad una vecchietta…sai che coretti celestiali e infernali, d’accordo, se no non ci stiamo, non credo che ce ne siano blog così, mah, la realtà è sempre sorprendente, ci saranno in Tanzania, ma qui no, dai, partiam partiam, come al mattino i nanetti di Biancaneve, partiam partiam a lavorare…ciao cara, buongiorno a te e a tutti i NOSTRI fans fanatici e milioni, buondì di duro lavurat e in tanti campi e di tanto piacere eh che cazz!, ch

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