ore 13:56 —PIETRO SPINA- “MULTIRAZZISMO” // DAL NOSTRO CARO NEMO CHE, SE NON E’ TROPPO PRESO PER RACCOGLIERE PEZZETTINI VARI E SEMENTI E SEMI MORBIDI –ED ALTRO CHE GLI PRENDE LA FANTASIA // PER COSTRUIRSI UN BEL “NIDO” / COMODO E ” GENTILE ” PER GLI ANNI A VENIRE (ANCHE SE NIENTE GLI TOGLIE LA CONVINZIONE CHE LUI E LA SUA COMPAGNA…PIANO PIANO SI RITROVERANNO IN UNA CULLA PER RIPARTIRE “SAGGI”, QUESTA VOLTA, E DA ZERO // FUORI TUTTO QUESTO / E BOLOGNA / E SEMPRE L’ATTIVITA’ POLICA—E L’AMOUR, çA VA SANS DIRE! —FUORI TUTTO QUESTO NEMONEMO NON CI TRADISCE MAI….

 

 

 

Piero Spina: Il rischio della società “multirazzista” (CLIC QUI

06
MAG
2015
12:56 – NEMONEMO – SOCIETÀ (CLIC
QUA, c’è sempre il blog di nemo, per vedere
altre cose, o fare commenti–

E’ in pista, come dice la Mariella–che ormai
non lo dice neanche più lei—Nemo e il suo blog, quindi… loro due sono in pista dal 2008–/ 7 anni di fila  di costante impegno-.Ragazzi, non è poco!|

questo è il post di Nemo:


“””… < Domenica 3 Maggio, mercatino di Moncalieri. Sono davanti a un

banco che vende abiti usati e vintage. Mi si avvicina un nero chiedendo dei

soldi. L’ ambulante italiana dietro il banco dice ad alta voce; ” Io a questi qui li

cospargerei di benzina e gli darei fuoco “. Ho risposto che non avrei più

comprato nulla e la signora ha insultato anche me, mandandomi a quel paese

con ben altre parole. Vuoi per la crisi, vuoi perché i politici alzano il tono, ora

la gente si sente spavalda: prepariamoci a vivere in una società

“multirazzista” >. …”””

 

( lettera a la Repubblica di Martedì 5 Maggio 2015 )

condividi

 

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

1 risposta a ore 13:56 —PIETRO SPINA- “MULTIRAZZISMO” // DAL NOSTRO CARO NEMO CHE, SE NON E’ TROPPO PRESO PER RACCOGLIERE PEZZETTINI VARI E SEMENTI E SEMI MORBIDI –ED ALTRO CHE GLI PRENDE LA FANTASIA // PER COSTRUIRSI UN BEL “NIDO” / COMODO E ” GENTILE ” PER GLI ANNI A VENIRE (ANCHE SE NIENTE GLI TOGLIE LA CONVINZIONE CHE LUI E LA SUA COMPAGNA…PIANO PIANO SI RITROVERANNO IN UNA CULLA PER RIPARTIRE “SAGGI”, QUESTA VOLTA, E DA ZERO // FUORI TUTTO QUESTO / E BOLOGNA / E SEMPRE L’ATTIVITA’ POLICA—E L’AMOUR, çA VA SANS DIRE! —FUORI TUTTO QUESTO NEMONEMO NON CI TRADISCE MAI….

  1. Chiara Salvini scrive:

    Questo caso, molto tristemente – come spesso puà essere triste (e trista) la vita, è emblematico o un eccellente esempio da radicarsi nella testa come un modello, sia pure orrendo, che ci capita continuamente nella vita. Gli italiani, da quello racconta Hanna Arendt, in quel libro molto bello sul processo di Eichman, utilizzando molti esempi, non solo ma, anzi, lei stessa loda molto gli italiani per dire che non sono razzisti; la gente comune –anche iscritta che fosse al partito fascista – ha tentato in ogni modo di salvare tutti gli Ebrei che ha potuto rischiando la propria vita. Passando in rassegna le
    varie nazioni in cui operò Eichman per decidere le deportazioni…l’autrice dice (nel riassunto di wikipedia, non ho qui il libro):

    “L’Italia, invece, fu doppiogiochista: era il solo Stato la cui sovranità era rispettata dai tedeschi, e sebbene Benito Mussolini promulgasse leggi razziali, queste esentavano ogni ebreo iscritto al partito fascista (inutile dire che l’iscrizione al partito era praticamente condizione necessaria, in quegli anni)[3]. Quando i nazisti poterono entrare in territorio italiano – nel 1943 – molti generali italiani ingannarono le truppe naziste, evitando di consegnare circa 20000 ebrei con la scusa che non gli era possibile, in quanto fuggiti nel principato di Monaco. ”

    L’ho riportato anche se questo non me lo ricordo.

    Gli italiani non hanno potuto essere “fascisti” come i tedeschi, perché — fuori una larga parte di interessati alle briciole che sempre il potere sparge intorno ai devoti, più i fanatici che si sentono esistere in quanto immolati ad una grande causa che non li riguarda a livello personale, e mai si faranno delle domande ecc ecc, — dietro “quel brava gente”, che a me fa male, c’è un popolo che dalla prima meta’ del Cinquecento è stato colonia di stranieri. Da un lato gli italiani (1) hanno sempre avuto una doppia vita, genuflessione e poi-se si poteva- vivere la propria vita a “modo proprio, con la propria testa” : mi pare di aver visto questo atteggiamento in Brasile tra le persone che- pur lavorando–vivevano in grande povertà.
    ,
    2. Secondo, ed è questo l’ aspetto che vorrei sottoporre alla vostra opinione, sempre che a qualcuno interessi questo tema..: gli italiano sono come “quella gente che ne ha visto troppe troppe, padroni che la voleva cotta /cruda / al sangue / che non la volevano per niente o tutto tutto tutto senza lasciare una briciola / e mille altre cose che non so esprimere. Rimanendo all’individuo, se pensate qualcuno così, che ha visto Etruschi Greci..Roma, bizantini, la libertà religiosa degli Umanisti ed il Concilio di Trento/ Tribunale dell’Inquisizione….a me, personalmente (gli altri non posso sapere ), sembra che questa gente faticherà a credere ad un nuovo padrone e alla sua ideologia, anche se la propaganda gli martella la testa…Potranno anche sembrare vigliacchi: mio nonno, socialista di famiglia socialista, mi raccontava- quando ero piccola- che un giorno arrivarono in un posto invasori stranieri;un padroncino che aveva un asino, va di corsa dall’asino a dirgli : “vieni, corriamo presto, dobbiamo scappare perché arrivano altri potenti” –E l’asino, molto tranquillo, gli rispose: “mi spiace per voi padrone, ma io non corro da nessuna parte per nessuno perché, per me, portare sulla groppa i pesi di un padrone o di un altro fa lo stesso”.

    “Il mio sassolino” è venuto lungo- come sempre –Ora vi lascio a completare con una bella manciata si
    sassolini! Io spero sempre e siamo già d’accordo tra di noi, su come morirò. Amen.

    Il problema che pongo è questo: se gli italiani non sono stati, per la maggior del popolo (volete proprio l’aristocratico “popolino”?) razzisti con gli Ebrei, quando rischiavano la propria vita e quella della famiglia e di amici…”come hanno a diventare così razzisti oggi?”—crisi+ martellamento? A mio parere non basta. Ma ci penserete voi. ” Ne ho fatto un pezzo “, diceva sempre mia mamma quando smetteva un lavoro e andava a mangiare o a riposare–A me toccano entrambi! e sono le tre! ciao, il solito affetto che non morirà mai, chiara

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *