DONATELLA —STORICA
Pare che Federico II non sia mai stato in questo castello, la cui costruzione aveva seguito da lontano in modo particolarmente attento. La forma ricorda la corona imperiale ad Aquisgrana, ma nella realtà del paesaggio pugliese è qualcosa di eccezionale: una razionalità bella, pura, che denota una creatività in fermento. La linea finale è il prodotto sofferto del tumulto che si ha dentro. Pare che in questo splendido palazzo, derubato nel corso dei secoli di tutto quello che si poteva asportare , abbia lavorato il capostipite della famiglia dei Pisani e che da qui sia partita la riscoperta dell’antichità classica, che sfocerà poi nell’Umanesimo e nel Rinascimento.
giovanni taurasi – il PD bello!
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Pare che Federico II non sia mai stato in questo castello, la cui costruzione aveva seguito da lontano in modo particolarmente attento. La forma ricorda la corona imperiale ad Aquisgrana, ma nella realtà del paesaggio pugliese è qualcosa di eccezionale: una razionalità bella, pura, che denota una creatività in fermento. La linea finale è il prodotto sofferto del tumulto che si ha dentro. Pare che in questo splendido palazzo, derubato nel corso dei secoli di tutto quello che si poteva asportare , abbia lavorato il capostipite della famiglia dei Pisani e che da qui sia partita la riscoperta dell’antichità classica, che sfocerà poi nell’Umanesimo e nel Rinascimento.