Nuto Revelli in valle Stura nel 1944, comandante della Brigata Giustizia e Libertà “Carlo Rosselli“.
“La strada del davai” (davai in russo significa: avanti, cammina) non mi ha fatto dormire per parecchie notti; non perché i fatti raccontati mi siano nuovi giacché anch’io, allora, vi fui dentro sino al collo, ma per la verità atroce che continua anche oggi nella vita dei sopravvissuti, e per la luce in cui sono messe queste testimonianze.
Parla, questo terribile documento umano, di quello che accadde sul fronte orientale a molti italiani, alpini nella Cuneense. La guerra sul fronte russo: i popoli, gli eserciti, l’individuo e la moltitudine ci vengono incontro come fosse ancora ieri e riproviamo le atrocità, gli eroismi, le spavalderie, la generosità, gli egoismi, la pazzia e l’ironia in un paradosso gigantesco. Ci viene spontaneo dire: Ma in questo tempo abbiamo vissuto? Ma queste cose sono accadute? Mario Rigoni Stern