LA FATICA DI ESSERE SE STESSI IN QUESTA SOCIETA’ FINE/ NUOVO MILLENNIO—DI ALAIN EHRENBERG

La fatica di essere se stessi. Depressione e società

Alain Ehrenberg, sociologo, dirige il gruppo di ricerca “Psychotropes, Politique, Société” del CNRS. La fatica di essere se stessi (Biblioteca Einaudi, 1999 e 2010), prima opera di Eherenberg tradotta in italiano, è la parte conclusiva di una vasta indagine sull’uomo contemporaneo cominciata con Le culte de la performance (1991) e proseguita con L’individu incertain (1995). Nel 2010 ha pubblicato per Einaudi La società del disagio .

Descrizione

Al giorno d’oggi la depressione è diventata uno dei disturbi più diffusi. Alain Ehrenberg ne rintraccia le cause nella stessa organizzazione della nostra società, arrivando a delineare un ritratto dell’uomo di fine millennio. L’autore suggerisce che la depressione è intrinseca, legata a una società come quella moderna, dove le norme della convivenza civile non sono più fondate sui concetti di colpevolezza e disciplina, ma sulla responsabilità e sullo spirito d’iniziativa. In un contesto simile, l’individuo è schiacciato dalla necessità di mostrarsi sempre all’altezza, la depressione non è che la contropartita delle grandi riserve di energia che ciascuno di noi deve spendere per diventare se stesso. Prefazione di Eugenio Borgna.

 

DESCRIZIONE DI EINAUDI:

 

Negli anni quaranta la depressione non era che una sindrome associata a molte malattie mentali. Negli anni settanta la psichiatria dimostrò che si trattava del disturbo mentale più diffuso nel mondo. In anni più recenti essa ha raggiunto una diffusione tale che la si ritiene responsabile della maggior parte delle difficoltà che incontriamo nella vita quotidiana: stanchezza, inibizione, insonnia, ansia, sarebbero tutte causate da questa “malattia”. Perché la depressione ha un tale “successo”? Perché si è imposta come il principale disturbo della nostra interiorità? E in che misura ci rileva i mutamenti dell’individualità alla fine del XX secolo?
La fatica di essere se stessi cerca una risposta a queste domande. Incrociando le problematiche del sapere medico con l’analisi degli stili di vita, Ehrenberg suggerisce che la depressione è intrinseca, strettamente legata a una società come quella contemporanea, dove le norme della convivenza civile non sono più fondate sui concetti di consapevolezza e disciplina, ma sulla responsabilità e sullo spirito d’iniziativa. In un contesto in cui l’individuo è schiacciato dalla necessità di mostrarsi sempre all’altezza, la depressione non è che la contropartita delle grandi riserve di energia che ciascuno di noi deve spendere per diventare se stesso. Combinando efficacemente il metodo di indagine sociologica con una profonda conoscenza dell’evoluzione della psicoanalisi e della psichiatria, nonché della storia della ricerca farmacologica, Ehrenberg ha scritto un libro autorevole, anticonformista e provocatorio.

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2 risposte a LA FATICA DI ESSERE SE STESSI IN QUESTA SOCIETA’ FINE/ NUOVO MILLENNIO—DI ALAIN EHRENBERG

  1. Donatella scrive:

    Si potrebbe chiamare anche ” La fatica di vivere”o ” La lotteria del vivere”, ma forse, con caratteristiche diverse, è sempre stato così.

  2. Roberto scrive:

    direi che la società moderna ci obbliga a correre ed a non fermarci mai. chi si ferma è perduto, appunto. la frenesia del vivere. se rallenti tu, rallenti tutti e allora ti scansano, ti dicono che “hai qualcosa che non va”. Ma verso cosa e verso dove corriamo^ Lo sapessimo. De Coubertin è superato ,anche se non lo si dice apertamente: l’importante non è partecipare, è vincere! Corri ragazzo, corri!
    Vivere stanca.

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