LA VITA E’ UNA FIABA —RACCONTO DI ALBERTO ZANINI—GIA’ PUBBLICATO (vedi sotto) —SCRITTO IN ONORE DI ITALO CALVINO

 

calvino incipit se una notte d'inverno un viaggiatore

italo calvino muore il 19 settembre 1985 a 61 anni (il nostro  blog)

 

 

Il Blog I Gufi narranti

per ricordare la morte di Italo Calvino, questo è un racconto scritto in suo onore (ALBERTO ZANINI)

 

 

La vita è una fiaba

Sfogliò il Pentamerone di Giovanni Basile, rimase un attimo con la penna sospesa sul foglio di carta, dal terrazzo il suo sguardo abbracciò il mare, che schiumoso s’infrangeva sugli scogli, quindi mise ordine ai suoi pensieri e riprese a scrivere.

La notte passata a lavorare sulla vettura, era stata lunga e faticosa. L’ennesima. Le contò mentalmente, otto notti, ma finalmente aveva finito. Aveva gli occhi arrossati dalla stanchezza, spense la luce e si chiuse la porta alle spalle. In cucina si versò, nella tazza azzurra l’ultimo goccio di caffè ormai freddo e lo bevve, prese una mela e l’addentò, quindi si stese sul letto, chiuse gli occhi e in un attimo si addormentò profondamente. La gatta lo svegliò miagolando e zampettandogli la faccia. Dopo la doccia fece colazione, si vestì e si accinse ad uscire, si fermò un attimo davanti alla macchina. Guardò con ammirazione la mitica Citroen Ds Pallas, vecchia ma con la carrozzeria pulita e scintillante. Mise in moto ed usci in strada assaporando l’aria frizzante che entrava dal finestrino abbassato. Dieci minuti dopo accostava al marciapiedi dove Sandra e Giovanna aspettavano impazienti. Le fece salire e riparti lentamente. <<Questa macchina è un cimelio>> disse Sandra sorridendo, l’autista la guardò nello specchietto retrovisore e sogghignò. <<Dove andiamo?>> chiese Giovanna.

<<Sorpresa>> fu la risposta. E ripartirono con le ragazze che s’interrogavano con lo sguardo e sorridevano divertite. Le ultime sparute case della città non erano più visibili e la macchina procedeva tranquilla sulla strada quando il silenzio fu interrotto dall’autista che, rallentando leggermente, disse <<Questa è una macchina particolare>> fece una pausa ad effetto e riprese <<può viaggiare nel tempo>> dopo un attimo di incredulità le ragazze si misero a ridere credendo che le stesse prendendo in giro, ma lui continuò <<può viaggiare nel tempo, ma non riesco a programmare l’epoca, in pratica sceglie lei dove portarmi.>>

<<Stai scherzando?>> disse Sandra

<<Assolutamente no>> rispose, e il silenzio scese fra di loro. Intanto la macchina abbandonò la strada principale e prese una deviazione a destra dove la carreggiata si restrinse decisamente fino a ridursi talmente da permettere il passaggio di una sola vettura, mentre ai lati la vegetazione si faceva sempre più fitta. Improvvisamente si trovarono dentro una vera e propria galleria formata dai rami intrecciati degli alberi che costeggiavano la stradina. La volta inestricabile di legno e foglie impediva quasi totalmente alla luce di filtrare. Continuarono in silenzio guardando meravigliati quel tunnel magico di vegetazione. All’uscita della galleria una fitta nebbia li avvolse in un abbraccio umido e ovattato. Incredula e con voce flebile Giovanna chiese:<<ma dove siamo?>>

 

 

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Racconto La vita è una fiaba di Alberto Zanini

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