UNA CURIOSITA’ SU ROMA, TRINITA’ DEI MONTI::: quando non c’era la scalinata…

Wittel, Gaspar van (1653-1736)

 Date: sec. XVII

 Material/Technique: Penna, inchiostro, acquerello rosato e grigio su diversi fogli di carta quadrettata a sanguigna e trasferita su un supporto di tela azzurra. La quadrettatura a sanguigna e’ numerata da 1 a 20 con inchiostro nero

 

Veduta panoramica di Roma da Trinita’ dei Monti
disegno

La veduta raffigura la chiesa di Trinita’ dei Monti prima che, tra 1723 e 1728, Francesco de Sanctis costruisse la scalinata trasformando il luogo in uno dei panorami piu’ noti e visitati di Roma. Qui Van Wittel ha colto uno degli aspetti piu’ seducenti della citta’ in una visione che puo’ dirsi fino allora inedita e che avra’ grande fortuna fino al tempo di Corot. La veduta e’ presa dal lato esterno del terrapieno che portava a Villa Medici in un punto preciso che si trova oggi di fronte all’ingresso del giardino del convento (ingresso che allora non esisteva). A sinistra, l’edificio del convento, la chiesa con la facciata tardo cinquecentesca di Giacomo della Porta e la scala a duplice rampa di Domenico Fontana. Dietro la chiesa si vede il complesso di Montecavallo, poi la sagoma del campanile e della cupola borrominiana di Sant’Andrea delle Fratte. Sul fondo, al margine della giuntura dei due fogli incollati, il Campidoglio e l’Aracoeli. Sul davanti i due viali della cosiddetta olmata, distrutta per dar luogo alla scalinata. In primo piano il viale che conduceva all’odierna via di San Sebastianello e piu’ indietro, davanti alla chiesa, quello che scendeva a piazza di Spagna.
La scalinata sullo sfondo della fontana della Barcaccia
La salita di Trinità dei Monti prima dell’edificazione della scalinata nell’incisione di G.B.Falda (seconda metà XVII sec.)
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Scalinata di Trinità dei Monti

La Scalinata di Trinità dei Monti, realizzata tra il 1723 e il 1726 su progetto dell’architetto romano Francesco De Sanctis (1693-1740), costituisce il raccordo scenografico tra le pendici del Pincio dominate dalla chiesa della SS. Trinità e la sottostante piazza di Spagna.

L’idea di superare il forte dislivello con una scalea è documentata già nel 1559. Venti anni dopo la Camera Apostolica acquistò il terreno ai piedi della chiesa per realizzare la scalinata che negli intenti di papa Gregorio XIII (1572-1585) doveva essere “simile a quella dell’Aracœli”. Solo nel 1660, grazie al lascito del francese Stefano Gueffier, furono redatti i primi progetti da parte di numerosi architetti: è di questo periodo quello attribuito alla bottega di Gian Lorenzo Bernini, fondamentale per la successiva progettazione in quanto propose l’andamento concavo e convesso delle pareti e le rampe a tenaglia. Sorse allora l’annosa controversia tra lo Stato della Chiesa e la corona di Francia sul possesso dell’area interessata, che costituì una delle cause del mancato avvio dei lavori.

Nel 1717, infine, Clemente XI bandì un concorso per il progetto a cui parteciparono i maggiori architetti del tempo. I lavori, sempre a causa della citata controversia, iniziarono solo sotto Innocenzo XIII (le aquile araldiche della sua casata – Conti – compaiono, insieme ai gigli di Francia, sui cippi alla base del monumento), e furono ultimati da Benedetto XIII nel 1726.

La lunga scalinata, che sembra adagiarsi sul colle articolandosi in un continuo alternarsi di sporgenze e rientranze, è espressione di una monumentalità tipica del settecento romano che la accomuna alle altre importanti realizzazione urbane del secolo costituite dal porto di Ripetta (demolito alla fine del XIX secolo) e da fontana di Trevi.

Sottoposta nel tempo a numerosi interventi di manutenzione, la scalinata è stata oggetto di un importante restauro completo nel 1995.

Dall’ottobre 2015 la scalinata è stata sottoposta nuovamente a restauro; l’inaugurazione dopo i lavori si è svolta giovedì 22 settembre 2016 (maggiori informazioni sul restauro)

Dal 23 settembre 2016 la scalinata ridiviene normalmente percorribile.

Scalinata di Trinità dei Monti, particolare di uno dei cippi 
Scalinata di Trinità dei Monti, particolare
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1 risposta a UNA CURIOSITA’ SU ROMA, TRINITA’ DEI MONTI::: quando non c’era la scalinata…

  1. roberto rododendro scrive:

    beh, se non altro ti ho fatto trovare una bellissima “curiosità” su Roma…. Ciao Ch.

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