CESARE ZAPPERI, IL CORRIERE 08-10-2018, INCONTRO SALVINI-LE PEN ::: ” A MAGGIO RIVOLUZIONE DEL BUON SENSO IN EUROPA “

 

 

 

WWW. CORRIERE.IT  08 OTTOBRE 2018

https://www.corriere.it/politica/18_ottobre_08/salvini-le-pen-primo-selfie-cercato-ribaltamento-ruoli-cd0d4040-cac7-11e8-9a02-946640b28e26.shtml

 

 

Salvini-Le Pen: «A maggio rivoluzione del buon senso in Europa»

Oggi a Roma l’incontro tra i dei leader sovranisti. Il leader leghista: «Io e Le Pen stiamo raccogliendo l’eredità sociale della sinistra che ha tradito i suoi valori»

Matteo Salvini con Marine Le Pen (Ansa)

Matteo Salvini con Marine Le Pen (Ansa)

Marine Le Pen e Matteo Salvini alleati per cambiare l’Europa, e non è escluso nemmeno che possano essere schierati candidati in comune in un ideale «Fronte della Libertà».

«L’Ue ha calpestato i valori della solidarietà: ora siamo in un momento storico. A maggio riusciremo ad arrivare a un’Unione che parta da nuovi valori contro la mondializzazione. È una lotta che portiamo avanti con Matteo Salvini convinti della necessità di un’alternanza in Europa». La presidente di Rassemblement National (ex Front National) lo spiega a Roma durante il convegno a cui partecipa anche il leader della Lega. Che infatti, subito ribatte: «L’appuntamento di maggio sarà la rivoluzione del buon senso che sta inevitabilmente percorrendo tutta l’Europa e non solo, il risultato delle elezioni brasiliane ne è un esempio. Questo non è un incontro elettorale perché noi lavoriamo a un progetto per una nuova Europa da tanto, ma penso che questo `fronte della libertà´ lavorerà per avere un progetto comune, un’idea di futuro comune e, se possibile, anche candidati comuni, ma lasciando la libertà ai singoli Paesi, popoli e governi».

Le liste per le Europee

Salvini aggiunge: «Io sono autonomista e sovranista, non posso imporre una lista comune in Paesi diversi. Ognuno celebrerà le proprie vittorie e ci troveremo a Bruxelles. L’unica esclusione che faccio a priori è con i socialisti. Gli ungheresi decideranno. So che c’è un congresso del Ppe a novembre spero che anche loro scelgano» di non «continuare ad andare a braccetto con la sinistra». E Le Pen conferma: ««Non sarà una lista unica, perché noi siamo dei paladini delle nazioni, poi lavoreremo per creare un parlamento dell’Ue in cui esista l’alternanza. Non possiamo pensare che PPe e Pse impongano loro i rappresentanti».

Sintonia contro l’Ue

Marine Le Pen affonda i colpi contro l’Europa. «L’Ue non è stata costruita per il bene dei popoli ma per rafforzare il potere di una piccola classe mondiale che genera moltissimo denaro. L’Ue si è costruita sulla negazione dei popoli, il nostro scopo è restituire ai popoli il loro potere. Ora la Ue si oppone al potere dei popoli e lo fa attraverso minacce e ricatti non giustificati visti i risultati catastrofici». E Salvini segue sulla stessa medesima scia: «Non penso a un Europa senza regole, ma che investa sul lavoro, sulla felicità, non schiava dello zero virgola, che non risparmi sui diritti sociali. Io e Le Pen stiamo raccogliendo l’eredità sociale della sinistra che ha tradito i suoi valori, difendiamo i precari che la sinistra ha dimenticato».

I precedenti

Stavolta è Marine Le Pen a far visita a Matteo Salvini. A pochi mesi da elezioni europee destinate a cambiare radicalmente lo scenario politico continentale, è la presidente del Rassemblement (nuovo nome del vecchio Front National tanto caro al padre Jean Marie) oggi a Roma a cercare la sponda con il leader della Lega per consolidare l’asse sovranista e populista. Ma in passato succedeva il contrario. Specie agli albori della sua esperienza alla guida del Carroccio, era Salvini che aveva bisogno come il pane di trovare alleati in Europa. E la Le Pen, quando ancora l’astro di Vicktor Orban non era assurto alla notorietà che si è guadagnato, era la miglior partner possibile.

Il primo selfie

I primi contatti tra Salvini e Le Pen risalgono al 2014. La politica francese ha ricordato recentemente come fu Salvini in quell’estate a cercarla disperatamente per un selfie, quella che un tempo si chiamava photo opportunity. Poi ci sono stati altri incontri (peraltro i due leader hanno condiviso l’esperienza da parlamentari europei). Nel gennaio 2016 a Milano, faccia a faccia durante un vertice con alcune forze della destra europea, con contestazioni e proteste da parte degli antagonisti (con scarico di letame). Lungo l’alleanza tra la Lega e il Front National si organizzano quindi le destre europee, che in quel convegno voluto da Salvini presentano la loro idea sul futuro dell’Europa: lotta all’«eurocrazia» e alla moneta unica, ritorno alla sovranità e alla moneta nazionale all’interno di una confederazione di stati nazionali.

Il successo leghista

Dopo il successo della Lega alle elezioni politiche del 4 marzo scorso Marine Le Pen twitta entusiasta: «L’avanzata spettacolare e l’arrivo in testa alla coalizione della Lega guidata dal nostro alleato e amico Matteo Salvini è una nuova tappa del risveglio dei popoli!». Nei giorni seguenti, a Le Figaro, la leader del Front National analizza il successo del partito guidato dall’amico Salvini: «Dopo l’Ungheria, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Svezia, la Danimarca o la Finlandia, al di là del risultato ottenuto, l’Italia ha votato in maggioranza euroscettica. Questo vuol dire che domani il nostro obiettivo di avere la maggioranza nel Parlamento europeo è perfettamente raggiungibile nel 2019».

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