LA STELLA GIGANTE DI DANIEL LIBESKIND
Il grande magazzino Macy’s illuminato a festa (Flickr / Kabayanmark Images)
Columbus Circle Holiday Market.
I designer al lavoro per costruire la stella dell’albero del Rockefeller Center per il Natale 2018, progettato da Daniel Libeskind
New York, la nuova stella dell’albero di Natale del Rockefeller Center è di Libeskind
La tradizione, iniziata negli anni Trenta, ha assunto più significato in momenti cruciali della storia americana. Oggi la sfera super-tecnologica che brilla sull’abete è una rivisitazione del celebre architetto al modello Swarovski: con milioni di cristalli e luci a led
Daniel Libeskind, architetto e urbanista famoso in tutto il mondo per aver progettato la ricostruzione del World Trade Center, vide per la prima volta un albero di Natale nel Rockefeller Center nel 1961, poco dopo essersi trasferito a New York dalla Polonia – anche se quell’anno la stella non era meritevole di nota. Oggi, dopo due anni di progettazione intensa, Libeskind ha creato qualcosa di indimenticabile: si tratta di un trionfo architettonico tridimensionale del peso di oltre quattro quintali, con 70 punte, tre milioni di cristalli e luci a led che renderanno la stella visibile da ogni angolatura. Da bambino, ammirando per la prima volta la sommità dell’albero di Natale, disse che assomigliava a un puntale. “Il mio non è un puntale – dice Libeskind riferendosi al suo lavoro – si tratta di una vera stella”. La sua creazione utilizza cristalli a doppio cono, che brillano più di altri tipi, e ha 70 componenti in alluminio e 140 luci a led per irradiare tutto il suo bagliore.
Nel 2004 Swarovski aveva presentato una stella del peso di due quintali e mezzo e nel 2009 la arricchì ancor più. La creazione di quest’anno di Libeskind-Swarovski potrebbe diventare la stella più all’avanguardia dal punto di vista strutturale mai collocata in cima a un albero di Natale del Rockefeller Center, attrazione allestita nell’ambito di una tradizione annuale ormai affermata e iniziata nel 1933. La cerimonia di accensione delle luci dell’albero di Natale del Rockefeller Center quest’anno dovrebbe svolgersi il 28 novembre. L’albero resterà visibile fino al 7 gennaio compreso.
L’abete rosso norvegese di quest’anno, alto 22 metri e proveniente da Wallkill, nello Stato di New York, sarà addobbato con 50 mila luci e, naturalmente, la stella. “È una stella completamente rinnovata”, ha detto Libeskind, riferendosi al disegno di una decorazione che per tradizione è simbolo di speranza. Ispirandosi al concetto astratto di luce stellare e agli studi delle forme geometriche di Leonardo da Vinci, Libeskind ha detto di aver iniziato da alcuni schizzi che ha poi trasposto in una forma tridimensionale. Ha creato anche un modellino della sua stella, che sarà collocato nella piazza accanto a una bancarella natalizia, così che tutti possano osservarne i dettagli da vicino. Per il suo progetto, Likeskind ha ingaggiato una vera e propria sfida e ha fatto ricorso a una tecnologia complessa, grazie alla quale la forma geometrica, realizzata in vetro e cristalli, si è adeguata ai suoi schizzi. Nella sua realizzazione è stata utilizzata una colla speciale a caldo con cui sono stati applicati i cristalli al vetro da sei millimetri.
Una ricca storia
L’albero del Rockefeller Center, la cui stella incarna un simbolo di speranza, è una tradizione che persiste ancora oggi. Nel periodo più nero della Grande depressione, alla vigilia di Natale del 1931, gli operai eressero il primo albero di cui si ha memoria in una piazza fangosa: era alto sei metri e decorato da ghirlande. Il primo albero ufficiale di Natale fu quello del 1933, quando il Rockefeller Center decise di dare avvio a una tradizione natalizia annuale. Questi sono alcuni degli alberi e delle decorazioni tra quelli presenti negli archivi del “New York Times”.
Gli anni di guerra
Così un articolo del 1939 descrive l’albero di Natale di quell’anno: “Si tratta dell’albero più alto mai eretto qui da quando ha preso avvio questa tradizioneì e resterà privo di decorazioni a eccezione di luci fotoelettriche in corso di collegamento e della luce argentea di una stella gigantesca sui suoi rami più alti”. Nel 1940 fu collocato nella piazza un albero di 26 metri abbellito da 800 decorazioni di plastica, bianche di giorno e scintillanti di notte di luci rosse, blu, verdi e oro.
Nel 1949 la stella brillò più intensamente che mai: “Una stella bianca coronava l’albero luminoso e scintillante, e pareva mandare bagliori di fuoco fino in cima all’edificio di settanta piani sul retro del Rockefeller Center”.
L’albero va in televisione
Nel 1951, l’albero fu decorato con 7.500 lampadine a incandescenza e circa duemila persone presenziarono alla cerimonia di accensione. Per la prima volta, la cerimonia fu trasmessa in televisione e Kate Smith cantò “Bianco Natale” di Irving Berlin.
Parte del tessuto cittadino
Nel 1973 l’albero brillò meno, essendo dotato di un numero molto inferiore di luci a causa della crisi energetica. Nel 1980, alcuni araldi con tanto di trombe preannunciarono l’illuminazione dell’albero, effettuata in una giornata calda, con 15 gradi. Negli anni Ottanta gli annunci riguardanti l’albero del Rockefeller Center furono rari e se ne parlò meno sui giornali, forse perché l’albero era diventato ormai parte del tessuto cittadino.
Nel 1991, nella piazza fu eretto un albero di Natale di 20 metri decorato da 25.300 luci distribuite su un cavo di 8 chilometri.
Esibizione di patriottismo
La cerimonia di accensione dell’albero ha assunto un significato ancora più profondo dopo l’11 settembre. La first lady dell’epoca, Laura Bush, premette l’interruttore che inondò l’albero di luci rosse, bianche e blu insieme al sindaco di New York di allora, Rudolph W. Giuliani. “Questo è un sentito omaggio agli eroi, alle tradizioni, alla forza e all’unità degli Stati Uniti d’America”.
È rinata una stella
Nel 2004, la stella di cristalli Swarovski da due quintali e mezzo ne sostituì una in fibra di vetro decorata da sottili lamine d’oro che l’avevano trasformata in un’opera d’arte. Il design scintillante dell’artista tedesco Michael Hammers era “dotato di un impianto a diodi che emetteva luci scintillanti e faceva sembrare la stella palpitante”. Con il primo re-design della stella di Swarovski di quest’anno, Libeskind dice di sperare che la sua creazione potrà incarnare “il microcosmo di una città che irraggia la sua luce in tutte le direzioni”.
Traduzione di Anna Bissanti
© Copyright 2018, The New York Times