PUBBLICHIAMO DUE COMMENTI INTERESSANTI :: 1. MARIO BARDELLI SULLA TAV ; 2. GIOVANNI MARIA TESTA, amore veritatis ::: SULL’AMICIZIA TRA ATTILIO BERTOLUCCI E PIER PAOLO PASOLINI

 

MARIO BARDELLI

 

Sembra incredibile che il trattato fra Francia e Italia che riguarda la TAV siglato l’ 8 marzo 2016 che “concludeva il processo decisionale” e che è stato ratificato dai rispettivi parlamenti, venga messo in discussione poco più di due anni dopo. E’ vero, nel frattempo governi e parlamento sono cambiati, Ma non doveva essere una decisione “tecnica”? Nessuno è così ingenuo da pensare che prendere una decisione tecnica sia come contare le patate che sono in un sacco. Sopratutto su questioni complesse ci possono essere eminenti e disinteressati tecnici di opinioni opposte, tutte fornite di validissimi argomenti. Del resto se le opinioni sono tecniche, la decisione deve essere politica, cioè riguarda tutta la società e l’idea che abbiamo di essa e del suo divenire. Ammesso che l’idea si abbia.
Rimane l’impressione che, questo famoso “processo decisionale” (durato 20 anni, a quanto pare) paradossalmente sia giunto a conclusioni un po’ affrettate.
L’articolo, peraltro ottimo, parla poco dell’impatto ambientale o ne parla indirettamente quando parla della diminuzione del traffico dei TIR, perciò un vantaggio per l’ambiente derivante dalla TAV… Ma l’opera stessa nella sua esecuzione non dovrebbe rappresentare un grosso danno ambientale ?
Sembrerebbe che l’articolista si sia limitato a raccogliere le opinioni sui vantaggi e svantaggi puramente operativi o economici della TAV. Ma che di un’opera di quella mole e di quei costi (in senso ampio) si discuta ancora se sia utile o addirittura inutile, (si dice inutile, non dannosa -che è peggio, ma dev’essere più complesso da stabilire) ha, appunto, dell’incredibile.

 

 

DOMENICO MARIA TESTA –amore veritatis

 

Di Attilio Bertolucci, quando,trasferitosi da Parma, viveva a Roma, va ricordata l’amicizia con Pier Paolo Pasolini. Un sodalizio tra due poeti d’eccezione. Proprio al grande regista Bernardo, scomparso in questi giorni e vediamo adolescente nella fotografia di famiglia, Pasolini dedica una delle più belle e sofferte liriche della raccolta: La religione del mio tempo, intitolata:”Ad un ragazzo”.Tenerezza per la sensibilità consapevole di Bernardo e tragedia del fratello morto diciannovenne nella strage di Porzus (pagina tragica della Resistenza friulana) vi convivono felicemente.Tra i versi in cui parla del futuro regista mi piace ricordare i seguenti:
Rimani tra noi, discreto per pochi minuti
e benché timido, parli, con i modi già acuti
dell’ilare, paterna e precoce saggezza.

 

 

 

 

 

 

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5 risposte a PUBBLICHIAMO DUE COMMENTI INTERESSANTI :: 1. MARIO BARDELLI SULLA TAV ; 2. GIOVANNI MARIA TESTA, amore veritatis ::: SULL’AMICIZIA TRA ATTILIO BERTOLUCCI E PIER PAOLO PASOLINI

  1. Domenico Mattia Testa scrive:

    Il nome esatto del secondo commento é Domenico Mattia Testa-amore veritatis

  2. roberto rododendro scrive:

    Mario Bardelli, io non lo so se sia giusto proseguire nell’opera o chiuderla qui e tappare i buchi, perchè di buchi e , se vogliamo danni al paesaggio un po’ se ne sono fatti, quel che è certo è che tutto ha dell’incredibile e del buffonesco ( o tragico) e non solo da ora. Perchè, almeno da un mio punto di vista, ormai siamo in ballo e ..balliamo. Inoltre, se è vero e se ho capito bene ( perchè qui come altrove le balle volano), ci costerebbe di più fermarci che proseguire e quindi, anche i famosi “costi e benefici” di cui aspettiamo l’esito andrebbero a farsi benedire.
    So comunque che il mondo, da che mondo è mondo ( 🙂 ) è sempre andato avanti costruendo, ad esempio, sulle rovine passate.

    • Chiara Salvini scrive:

      caro Roby, non entro nel merito, colgo solo la sensazione malinconica dei tuoi scritti…” danni alla nostra vita ne abbiamo fatti, ma intanto che siamo in ballo, adesso balliamo… fermarci ci costerebbe troppo…Importante, anche nelle rovine in cui mi trovo, è andare avanti a costruire facendo come tutti che costruiscono sulle proprie rovine…E’ giusto così, se dovessimo fare dei bilanci, tutti noi, daremmo un stop…ma comunque vadano le cose andiamo avanti cercando fare per il meglio…e così cammina l’umanità. ciao, con molto molto affetto.

  3. Domenico Mattia Testa scrive:

    Post fata resurgo-dalle rovine risorgo,così si esprimeva il grande Virgilio.Il principio speranza non deve mai venir meno.Meglio Romain Rolland,ripreso più tardi da Gramsci:pessimismo della ragione ed ottimismo della volontà…Non è facile in questa depresssione carsica,ma la vita del singolo e la storia non sono state e non saranno mai un sentiero di rose…

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