donatella d’imporzano::: non c’entra una cippa, ma…
Ieri ho visto in televisione un film di Aki Kaurismaki, regista finlandese, pluripremiato ai grandi festival. Il film si intitola” Miracolo a Le Havre” e racconta una storia gentile che si svolge nel tragico teatro di Le Havre, grande porto francese sulla Manica.
Miracolo a Le Havre (Le Havre) è un film del 2011 diretto da Aki Kaurismäki.
Il film è stato prodotto dalla compagnia finlandese di Kaurismaki, la Sputnik, insieme a co-produttori internazionali in Francia e in Germania. È il secondo film di Kaurismaki in francese dopo Vita da bohème del 1992.
Qui, chiusi nei container, arrivano centinaia di migranti che vogliono passare in Inghilterra. Riesce a sfuggire alla polizia di frontiera francese un giovanissimo migrante, che vuole ricongiungersi con il resto della famiglia a Londra.
UN CLIP::: L’INCONTRO—però subito scatta un programma chiacchierato…
La buona sorte gli fa incontrare un lustrascarpe, che vive in un modestissimo quartiere vicino al porto e che gli dà accoglienza.
Il lustrascarpe, Marcel Marx, è un ex scrittore bohémien divenuto lustrascarpe, sposato con Arletty. I due anziani coniugi conducono una vita dimessa insieme alla cagnolina, Laika. Marcel si divide tra la famiglia, il cane, il bar e la stazione dei treni dove preferisce lavorare.
UN CLIP DI UN MINUTO E POCO
Un giorno incontra Idrissa, un ragazzo di colore appena arrivato dall’Africa e ricercato dalla polizia perché immigrato clandestinamente. Decide di aiutarlo e di nasconderlo a casa propria finché non riesce a raccogliere il denaro necessario a pagare al ragazzo un viaggio da clandestino attraverso La Manica verso Londra, per ricongiungerlo alla madre. Nel contempo il protagonista deve affrontare il ricovero della moglie, colpita da una malattia giudicata incurabile dai medici. Il protagonista riesce nell’impresa di salvare il ragazzino africano dall’espulsione, aiutato dalla solidarietà del quartiere e da un commissario di polizia compiacente.
L’intera vicenda aiuterà il protagonista a divenire più maturo e responsabile; inoltre la insperata guarigione della moglie e il successo nel ricongiungere il ragazzino alla madre costituiscono per Marcel e l’intero quartiere un duplice miracolo, sottolineato nel finale dalla inconsueta fioritura del ciliegio del protagonista.
Con simpatia e un po’ di magia è raccontata la vita di quel quartiere, che ha una ricchezza straordinaria di umanità.
Lì vige l’aiuto reciproco, con estrema semplicità, come fosse una cosa normale.
La Francia torna ad essere, con serenità, un posto di accoglienza e di galantuomini.
Le donne hanno un ruolo speciale, nel senso che le coppie vivono come assoluta normalità l’amore e la cura reciproca, oltre che verso il resto dell’umanità.
guardate che divertente…la scarpa si lucida…nell’immagine da ferma…
qui addirittura cammina e beve il caffe’…
Il film si conclude con un finale che sa di miracolo, la polizia e la morte sono sconfitte da povera gente, che fa tutto il possibile, con grande spontaneità, per essere umana.
Il film ( titolo originale “Le Havre-Finlandia”) è del 2011. Interpreti magnifici sono André Wilms e Kati Outinen, insieme a tutti gli altri attori personaggi, che ci fanno sognare.
Aki Kaurismäki (Orimattila, in Finlandia, nel 1957), è regista, sceneggiatore e produttore. Alcuni films del regista:
- Leningrad Cowboys Go America (1989)
- La fiammiferaia (Tulitikkutehtaan tyttö) (1990)
- Ho affittato un killer (I Hired a Contract Killer), (1990)
- Vita da bohème (La vie de bohème) (1992)
- Tatjana (Pidä huivista kiinni, Tatjana) (1994)
- Leningrad Cowboys Meet Moses (1994)
- Nuvole in viaggio (Kauas pilvet karkaavat) (1996)
- Juha (1999)
- L’uomo senza passato (Mies Vailla Menneisyyttä) (2002)
- Le luci della sera (Laitakaupungin valot) (2006)
- Miracolo a Le Havre (Le Havre) (2011)
- L’altro volto della speranza (Toivon tuolla puolen) (2017)