PIOTR BECZALA (1966) NEL SESTETTO DEL SECONDO ATTO, SCENA 11a DELLA ” LUCIA DI LAMMMERMOOR ” DI GAETANO DONIZETTI — senz’altro con altre stelle dell’opera che non sono nominate…TESTO– PRIMA RAPPRESENTAZIONE DELL’OPERA A NAPOLI, AL TEATRO SAN CARLO, IL 26 SETTEMBRE 1835 :: un trionfo…

Metropolitan Opera House At Lincoln Center.jpg

METROPOLITAN OPERA HOUSE ( MET ) DI NEW YORK

 

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Piotr Beczała (Czechowice-Dziedzice,1966) è un tenore polacco.

Al Teatro alla Scala di Milano debutta nel 1997 con la Messa in Mi bemolle maggiore D 950 di Franz Schubert diretto da Riccardo Muti con i Wiener Philharmoniker.

Al Festival di Salisburgo debutta nel 1997 come Tamino ne Il flauto magico con Hermann PreyNatalie Dessay e Sylvia McNair e nel 1998 è Jaquino in Fidelio e canta la Missa brevis nº 6 in Fa maggiore K 192 ed il Vesperae solennes de confessore di Wolfgang Amadeus Mozart e la Missa in tempore belli di Franz Joseph Haydndiretto da Trevor Pinnock con Bernarda Fink.

Al Wiener Staatsoper debutta nel 1998 come Tamino in Die Zauberflöte e nel 1999 Belmonte ne Il ratto dal serraglio con Kurt Moll.

Nel 2000 canta la Missa longa di Mozart a Salisburgo e debutta come Tamino in Die Zauberflöte all’Opéra national de Paris dove nel 2003 è Lensky nell’Evgenij Onegincon Vladimir Černov.

WIKIPEDIA

https://it.wikipedia.org/wiki/Piotr_Becza%C5%82a

 

1927-Lucia-di-Lammermour.jpg   

A DESTRA :: Una copertina di G.Prina per la G. Ricordi & C. – XIX secolo

Libretto/Lyrics/Text/Testo:

EDGARDO
Chi mi frena in tal momento? …
Chi troncò dell’ ira il corso?
Il suo duolo, il suo spavento
So la prova d’un rimorso!
Ma, qual rosa inaridita,
Ella sta fra morte e vita!
Io son vinto … son commosso …
T’ amo, ingrata, t’ amo ancor!

LUCIA
Io sperai che a me la vita
Tronca avesse il mio spavento …
Ma la morte non m’aita …
Vivo ancor per mio tormento!
Da’ miei lumi cadde il velò!
Mi tradì la terra e il cielo!
Vorrei pianger, ma non posso …
Ah mi manca il pianto ancor!

ARTURO, RAIMONDO e CORO
Qual terribile momento!
Più formar non so parole …
Densa nube di spavento
Par che copra i rai del sole!
Come rosa inaridita
Ella sta fra morte e vita …
Chi per lei non è commossa
Ha di tigre in petto il cor.

ENRICO, ARTURO, CAVALIERI
T’ allontana, sciagurato
O il tuo sangue fia versato …

EDGARDO
Morirò, ma insiem col mio
Atro sange scorrerà.

RAIMONDO
Rispettate, o voi, di Dio
La tremanda Maestà.
In suo nome io vel commando,
Deponete l’ira e il brando.
Pace, pace … egli abborrisce
L’ omicida, e scritto sta:
Chi di ferro altrui ferisce,
Pur di ferro perirà.

ENRICO
Ravenswood in queste porte
Chi ti guida?

EDGARDO
La mia sorte;
Il mio dritto … sì! Lucia
La sua fede a me giurò.

RAIMONDO
Questo amor per sempre obblia;
Ella è d’ altri …

EDGARDO
D’altri! … ah no!

RAIMONDO
Mira.

EDGARDO
Tremi … ti confondi!
Son tue cifre? – A me rispondi:
Son tue cifre?

LUCIA
Si …

EDGARDO
Riprendi
Il tuo pegno, infido cor.
Il mio dammi.

LUCIA
Almen …

EDGARDO
Lo rendi
Hai tradito il crelo, e amor.
Maledetto sia l’instante
Ohe di te mi rese amante …
Stirpe iniqua … abbominata
Io dovea da te fuggir!
Ah di Dio la mano irata
Ti disperda

 

 

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