ROCKOL — 8 MAGGIO 2019 — link sotto ::: Morte di Keith Flint: ‘Potrebbe non essere stato suicidio’ — Il medico legale che ha condotto l’autopsia sul corpo del cantante dei Prodigy: ‘Forse qualcosa è andato terribilmente storto’ – il 7 maggio un messaggio dei Prodigy rivolto a coloro che soffrono di depressione…

 

Rockol — 8 maggio 2019

https://www.rockol.it/news-703651/morte-keith-flint-il-coroner-potrebbe-non-essere-stato-suicidio

 

 

Morte di Keith Flint: ‘Potrebbe non essere stato suicidio’

Il medico legale che ha condotto l’autopsia sul corpo del cantante dei Prodigy: ‘Forse qualcosa è andato terribilmente storto’

Morte di Keith Flint: 'Potrebbe non essere stato suicidio'

Si concluderà con un “verdetto aperto” l’inchiesta sulla morte di Keith Flint, il frontman dei Prodigy trovato senza vita nella sua abitazione di Dunmow, nell’Essex britannico, lo scorso 4 marzo all’età di 49 anni: come riferisce la testata locale Halstead Gazette, Caroline Beasley-Murray, il medico legale chiamato a condurre le indagini sulla morte dell’artista, ha spiegato come – nonostante la causa del decesso sia da individuare senza dubbio nell’asfissia procuratasi dallo stesso Flint – le tracce di stupefacenti (in particolare, cocaina e codeina) e alcol trovate nel suo sangue nel corso degli esami autoptici potrebbero far pensare a un gesto commesso in uno stato alterato e non lucido.

“Ho preso in considerazione l’ipotesi del suicidio”, ha spiegato la Beasley-Murray: “Per confermarla, avrei dovuto constatare che – nel bilancio delle probabilità – il signor Flint avesse maturato l’idea [del suicidio] e agito deliberatamente con la coscienza di provocare la propria morte. Avendo esaminato tutte le circostanze del caso, non credo che ci siano sufficienti prove per farlo”.

“Si stava forse svagando e qualcosa è andato terribilmente storto?”, ha concluso il coroner: “Nel calcolo delle probabilità, lascerò il verdetto dell’indagine aperto”.

Solo ieri – martedì 7 maggio – i Prodigy hanno postato sui propri canali social ufficiali un appello per sensibilizzare l’opinione pubblica su depressioni e problemi mentali: “E’ stato un periodo duro per tutti nelle ultime settimane dalla morte di Keef”, si legge nel messaggio del gruppo di “The Fat of the Land”: “Se state combattendo con la depressione, la dipendenza o con tendenze suicide, vi prego, non soffrite in silenzio”.

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