PISA, PALAZZO BLU, DALL’11 OTTOBRE 2019 AL 9 FEBBRAIO 2020 :: ” FUTURISMO ” — OLTRE 100 OPERE TRA DIPINTI DISEGNI E OGGETTI D’ARTE

 

 

Russolo, Carrà, Marinetti, Boccioni e Severini a Parigi per l’inaugurazione della prima mostra del 1912

 

 

 

In prima fila DeperoMarinetti e Cangiullo nel 1924 con panciotti “futuristi”–

Fotografia scattata il 14 gennaio 1924, in occasione della replica dello spettacolo della Compagnia del Nuovo Teatro Futurista a Torino.

 

 

ANSA.IT  25 LUGLIO 2019

http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/arte/2019/07/25/palazzo-blu-racconta-il-futurismo_b51b5d08-0b3b-4e14-a803-4f0280c23fa4.html

 

 

Palazzo Blu racconta il Futurismo

Dall’11 ottobre al 9 febbraio a Pisa esposte oltre 100 opere

 

 

CARRA’

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BALLA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BALLA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BALLA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BALLA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giacomo Balla, by SIAE 2019 | Complesso plastico colorato di frastuono + Velocità, c. 1914. Legno, cartone e lamine di stagno colorate ad olio su legno, 52x60x7 cm. Collezione privata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FilliaMistero aereo193031 (Museo dell’Aeronautica Gianni CaproniTrento)

 

 

BENEDETTA CAPPA, UN FUTURISTA DONNA

 

 

 

GINO SEVERINI

 

 

 

(ANSA) – PISA, 25 LUG – Il Futurismo protagonista a Palazzo Blu: dall’11 ottobre al 9 febbraio prossimi saranno in mostra i picchi più significativi del movimento artistico.
    L’esposizione, intitolata ‘Futurismo’, organizzata da Fondazione Palazzo Blu insieme con MondoMostre e curata da Ada Masoero, attraverso più di cento opere tra dipinti, disegni e oggetti d’arte dei maestri del movimento, da Boccioni a Carrà, da Balla a Severini, da Depero Benedetta Cappa Marinetti tra gli altri, oggetti d’arte, “si propone di provare – spiegano i promotori – come i più grandi fra gli artisti futuristi seppero rimanere fedeli alle riflessioni teoriche enunciate nei manifesti, traducendole in immagini dirompenti, innovative e straordinariamente felici sul piano artistico”. L’esposizione è scandita in sezioni intitolate ognuna a un manifesto del movimento, per attraversare poi trent’anni di arte futurista, muovendo dal 1910.
    La mostra, prosegue il museo pisano, è stata resa possibile “dalla qualità e quantità dei prestatori, ben 29, tra i quali la Gam di Roma, Museo del Novecento, Galleria d’arte moderna e Castello Sforzesco di Milano, Mart di Rovereto, Museo Caproni di Trento. (ANSA).

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