Tgr Rai FVG -18 febbraio 2018 — intervista al filosofo russo Aleksandr Dugin –4.13 minuti

 

L’Eurasia di Dugin :

Aleksandr Dugin, il filosofo che ha lanciato l’idea di Eurasia, il progetto strategico che ispira la politica del presidente russo Putin.

apri qui

https://www.facebook.com/watch/?v=1988203084777679

 

 

Aleksandr Gel'evič Dugin - Wikipedia

Aleksandr Gel’evič Dugin (in russo: Александр Гельевич Дугин?; Mosca, 7 gennaio 1962) è un politologo e filosofo russo.

 

Secondo Dugin le forze della civiltà occidentale liberale e capitalista rappresenterebbero quella che gli antichi Greci chiamavano ὕβρις (hybris), “la forma essenziale del titanismo”, dell’anti-misura, che osteggia il Cielo che “è la misura—in termini di spazio, tempo, essere”. In altre parole l’Occidente sintetizzerebbe “la rivolta della Terra contro il Cielo”. In una prospettiva escatologica, “una volta che il Cielo reagisce, gli dei restaurano la misura”. A quello che lui definisce universalismo “atomizzante” dell’Occidente, Dugin contrappone un universalismo apofatico, un “Uno” come quello di Platone che si fletterebbe nella molteplicità degli esseri e dei loro modi di esistere, e che si esprime nella politica dell’idea di “impero”.

Dugin ha stretti legami con il Cremlino e le forze armate russe, avendo servito come consigliere del presidente della Duma di Stato, Gennadiy Seleznyov, e del membro di spicco di Russia Unita, Sergei Naryshkin. Per questi motivi la stampa lo ha soprannominato “il Rasputin del Cremlino” e “l’ideologo di Putin” descrivendolo come un suo consigliere o ispiratore filosofico, sebbene abbia criticato le sue collaborazioni con l’Occidente.

È inoltre noto anche al di fuori della Russia per aver teorizzato la fondazione di un “impero euro-asiatico” in grado di combattere l’Occidente guidato dagli Stati Uniti d’America. A tal proposito è stato l’organizzatore e il primo leader del Partito Nazional Bolscevico dal 1993 al 1998 (assieme ad Ėduard Limonov) e, in seguito, del Fronte Nazionale Bolscevico e del Partito Eurasia, trasformatosi poi in associazione non governativa. L’ideologia eurasiatista di Dugin mira pertanto all’unificazione di tutti i popoli di lingua russa in un unico paese attraverso lo smembramento territoriale coatto delle ex–repubbliche sovietiche. Anche per questo le sue posizioni politiche sono state definite come “fasciste”.

Nel 2019 Dugin e Bernard-Henri Lévy (considerati esponenti ideologici di spicco degli opposti sovranismo e mondialismo) si sono confrontati sul tema di quella che è stata definita “la crisi del capitalismo” e l’insurrezione dei populismi nazionalisti

 

Politicamente in Europa ha più volte dichiarato il suo sostegno ed apprezzamento a tutti movimenti populisti e sovranisti ed in Italia a Matteo Salvini (che ha intervistato per la televisione russa) e al governo giallo-verde. A fine 2019 è rimasto coinvolto nello scandalo Moscopoli sui presunti finanziamenti russi alla Lega in qualità di contatto tra Gianluca Savoini, suo storico amico e collaboratore nonché portavoce di Salvini e responsabile della Lega per i rapporti con la Russia, e i finanziatori russi.[senza fonte]

 

continua in modo molto ampio e particolareggiato in :

https://it.wikipedia.org/wiki/Aleksandr_Gel%27evi%C4%8D_Dugin

 

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