DAVID PUENTE, vicedirettore Open.online : Tutti i legami tra l’FSB e l’omicidio di Boris Nemtsov. L’inchiesta di Bellingcat sul destino degli oppositori di Vladimir Putin –OPEN.ONLINE – 28 MARZO 2022 +++ altro + un’interessante intervista a Bykov — proprio in fondo

 

 

OPEN.ONLINE – 28 MARZO 2022
https://www.open.online/2022/03/28/russia-fsb-omicidio-boris-nemtsov-putin-bellingcat/

 

Tutti i legami tra l’FSB ( ex KGB ) e l’omicidio di Boris Nemtsov. L’inchiesta di Bellingcat sul destino degli oppositori di Vladimir Putin

 

Un’indagine congiunta di Bellingcat, BBC e The Insider ha scoperto che dietro l’avvelenamento di Navalny, Bykov e Kara-Murza ci sono gli stessi uomini dell’FSB coinvolti nell’omicidio dell’ex vice primo ministro russo oppositore di Putin

Il desiderio di annessione dell’Ucraina alla Russia è ormai consolidato, Vladimir Putin e i suoi comunicatori non hanno cercato di nascondere in nessuna maniera l’obiettivo di ricostruire quello che una volta era l’Impero russo. L’invasione della Crimea del 2014 è stato solo il primo passo, così come le attività di destabilizzazione della regione del Donbass, ma l’aspirante Zar non agiva indisturbato. E in questo scenario Boris Nemtsov, ex vice primo ministro nell’era Boris Eltsin, si era rivelato una vera e propria spina sul fianco opponendosi all’invasione della vicina Ucraina.

Noto anche per le sue denunce contro la corruzione in Russia, Nemtsov venne assassinato a colpi d’arma da fuoco il 27 febbraio 2015, pochi giorni prima di una protesta contro la guerra. Oggi sappiamo che il principale oppositore di Vladimir Putin veniva pedinato da un uomo appartenente a una squadra segreta del Cremlino putiniano, coinvolto in due tentativi di omicidio di altri due oppositori dell’aspirante Zar: Vladimir Kara-MurzaAlexei Navalny.

 

NOTA SU KARA-MURZA E NAVALNY

www.forum2000.cz/files/kara-murza.jpg

Vladimir Vladimirovich Kara-Murza ( Mosca, 7 settembre 1981 ), è un politico, giornalista, autore e regista russo dell’opposizione. Allievo di Boris Nemtsov , ricopre il ruolo di vicepresidente di Open Russia , una ONG fondata dall’uomo d’affari ed ex oligarca russo Mikhail Khodorkovsky, che promuove la società civile e la democrazia in Russia.


continua :
https://en.wikipedia.org/wiki/Vladimir_Kara-Murza

 

Chi è Alexei Navalny, il più famoso oppositore di Putin
Alexei Anatolievich NavalnyButyn4 giugno 1976) è un attivistapolitico e blogger russo di origini ucraine

 

La corruzione in Russia è un’arma a doppio taglio. Se da una parte permette di mantenere il potere, dall’altra si possono ottenere documenti appartenenti alla stessa FSB, il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa. Il gruppo investigativo Bellingcat è riuscito, tramite dei broker, ad acquistare i dati originali di un database chiamato “Magistral“, utilizzato dall’agenzia russa per tracciare non solo i movimenti di persone di interesse come Boris Nemtsov, ma anche di tutti gli agenti dell’FSB. Tra questi, Bellingcat ha individuato quello che aveva seguito il principale opposizione di Vladimir Putin fino a pochi giorni prima del suo omicidio: l’agente Valery Sukharev.

Bellingcat non è stato l’unico gruppo investigativo ad ottenere i dati di “Magistral“. Tutte le scoperte sono il frutto del materiale raccolto anche da BBC e The Insider, in parte ricevuto gratuitamente da fonti che hanno accesso a copie del database segreto del Cremlino.

 

Il luogo dell’omicidio, in pieno centro di Mosca

 

Sukharev, l’uomo chiave dell’FSB in questa indagine, riuscì a pedinare Boris Nemtsov durante 13 viaggi nell’ultimo anno di vita del nemico numero uno di Vladimir Putin. L’agente Sukharev, soprattutto, conosceva “in diretta” gli spostamenti di Nemtsov, come dimostra il fatto che prenotasse in brevissimo tempo i biglietti per gli stessi aerei utili al viaggio. Nell’estate del 2014, infatti, Sukharev aveva prenotato il volo 10 minuti dopo la prenotazione di Nemtsov.

Anche se Sukharev non è stato coinvolto fisicamente nell’affare Navalny, era in contatto con almeno quattro membri della squadra del Cremlino, i quali risulterebbero tra i 7 agenti dell’FSB sanzionati dagli Stati Uniti e il Regno Unito per il tentato omicidio. Dai tabulati telefonici ottenuti dagli investigatori, risultano 145 conversazioni tra Sukharev e gli stessi agenti nei mesi precedenti all’avvelenamento di Navalny.

 

Alexei Navalny durante una manifestazione per l’anniversario dell’omicidio di Boris Nemtsov

 

Come riportato da Bellingcat, Sukharev, le cui utenze telefoniche risultano al momento fuori uso, non era un comune agente dell’FSB. In base alle loro analisi, è stato l’ufficiale con maggiore esperienza nel rintracciare gli oppositori del Cremlino successivamente colpiti negli ultimi anni. Pedinò anche Vladimir Kara-Murza nel 2015, seguendolo fino a due giorni prima dell’avvelenamento. ( NOTA 1. IN FONDO )

Con una falsa identità, grazie alla quale si faceva chiamare Nikolay Gorokhov, seguì Navalny durante 18 viaggi della campagna presidenziale del 2017. La stessa falsa identità era stata utilizzata da Sukharev tra il 2018 e il 2019 per pedinare lo scrittore Dmitry Bykov, avvelenato e caduto in coma nel 2019. NOTA 2- IN FONDO

Secondo Bellingcat, gli agenti pedinatori non erano gli esecutori degli attentati. Avrebbero avuto soltanto la funzione di raccogliere le prove necessarie per stabilire le abitudini delle persone da colpire, fornendo tutte le informazioni agli specialisti di armi chimiche dell’Istituto di Criminalistica dell’FSB, un’unità originariamente istituita dal KGB nel 1977.

Il luogo dove era stato ucciso Boris Nemtsov, a breve distanza dal Cremlino

Le prove raccolte, così come le ricostruzioni degli eventi, mettono ulteriormente in luce l’impossibilità di una vera e propria azione politica da parte dell’opposizione a Vladimir Putin dalla sua ascesa al potere. Non si può negare che Boris Nemtsov fosse un vero e proprio ostacolo e un pericolo per il mantenimento del Cremlino. Non solo era contrario all’invasione in Ucraina, ma sosteneva le sanzioni internazionali contro la leadership russa e aveva chiesto un’indagine indipendente sull’abbattimento del volo malese MH17 nell’Ucraina orientale.

Attivisti bruciano una foto di Vladimir Putin durante una manifestazione in memoria di Boris Nemtsov a Mariupol, in Ucraina, il 1° marzo 2015.

La pubblicazione dell’indagine era stata annunciata per oggi, lunedì 28 marzo, dagli investigatori di Bellingcat lo scorso venerdì 25 marzo. Nella giornata di ieri, domenica 27 marzo, è stato individuato Ruslan Geremeev, l’uomo accusato di essere la mente dell’omicidio di Boris Nemtsov. Non si trova in Cecenia o in qualche altro Paese come latitante (non si è mai presentato al processo), ma alla guida dell’esercito ceceno a Mariupol a sostegno dell’armata russa.  Ad annunciarlo è stato il leader Ramzan Kadyrov (capo della Cecenia ) attraverso un video pubblicato sul suo profilo VK definendolo «il mio caro fratello Ruslan».

A guidare le truppe cecene che partecipano all’assedio di Mariupol c’è Ruslan Geremeyev, sospettato di essere tra i responsabili dell’omicidio di Boris Nemtsov

Ponendo in dubbio il coinvolgimento dell’FSB negli attentati e negli omicidi, si potrebbero porre alcune domande logiche: se gli agenti conoscevano a menadito ogni attività svolta dai principali oppositori del Cremlino, come mai non erano riusciti ad intercettare e fermare i ceceni autori dell’uccisione di Boris Nemtsov nel pieno centro di Mosca? E, se è vero che Ruslan Geremeyev è accusato anche formalmente di essere il mandante dell’omicidio, non è chiaro come mai sfugga al processo, nonostante le capacità di pedinamento dell’FSB, e oggi stia collaborando con Vladimir Putin nella conquista dell’Ucraina. Una sorte estremamente diversa da quella toccata a Zaur Dadayev, uno degli uomini accusati di aver ucciso Boris Nemstov che, come già denunciato nel 2015, potrebbe essere stato costretto a confessare sotto tortura.

Zaur Dadayev durante il processo per l’omicidio di Nemtsov nel 2017

 

NOTA 1:

Russia, arrestato Vladimir Kara-Murza: è uno dei principali oppositori di Putin

Russia, arrestato Vladimir Kara-Murza: è uno dei principali oppositori di Putin

Kara-Murza ha ripetutamente criticato l’intervento militare di Mosca in Ucraina negli ultimi giorni. È un ex giornalista ed era vicino al leader dell’opposizione Boris Nemtsov, assassinato nel 2015. È scampato a due tentativi di avvelenamento nel 2015 e nel 2017

Uno dei principali oppositori di Vladimir Putin ancora residente in Russia, Vladimir Kara-Murza, 40 anni, è stato arrestato lunedì vicino a casa sua. Lo ha annunciato il suo avvocato: “Ho saputo del suo arresto meno di 10 minuti fa, mi unirò a lui”, ha detto all’agenzia di stampa Interfax il legale Vadim Prokhorov. Kara-Murza ha ripetutamente criticato l’intervento militare di Mosca in Ucraina negli ultimi giorni. È un ex giornalista ed era vicino al leader dell’opposizione Boris Nemtsov, assassinato nel 2015. È scampato a due tentativi di avvelenamento nel 2015 e nel 2017. Kara-Murza è stato arrestato con l’accusa di aver disobbedito agli ordini della polizia, ha poi riferito il suo avvocato, Vadim Prokhorov, aggiungendo che il suo assistito è stato portato nel distretto di polizia di Khamovniki, nel centro di Mosca. L’attivista rischia fino a 15 giorni di carcere o una multa.

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 12 APRILE 2022
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/04/12/russia-arrestato-vladimir-kara-murza-e-uno-dei-principali-oppositori-di-putin/6557385/

 

NOTA 2- 

RAINEWS.IT -9 GIUGNO 2021

https://www.rainews.it/archivio-rainews/articoli/Russia-nel-2019-scrittore-Dmitrij-Bykov-avvelenato-con-Novichok-dal-FSB-4c474fc0-e764-44ac-b679-7e39b59b2bef.html

Russia, nel 2019 lo scrittore Dmitrij Bykov fu avvelenato dal Fsb – 

L’inchiesta condotta dai giornalisti investigativi dei siti The Insider e Bellingcat afferma che il famoso scrittore, in opposizione al potere, Dmitrij Bykov, ricoverato in un ospedale nell’aprile del 2019, è stato avvelenato con Novichok dallo stesso gruppo di agenti del Fsb e con le stesse modalità utilizzate l’anno successivo su Alexej Navalny.

Bykov è stato avvelenato il 13 aprile del 2019 a Novosibirsk, dove si trovava per un giro di lezioni letterarie. L’avvelenamento sarebbe stato compiuto dall’ufficiale del Fsb Vladimir  Paniaev e dall’impiegato dell’istituto di criminologia dei servizi (Istituto di ricerche scientifiche NII-2) Ivan Osipov. Inoltre, Vladimir Paniaev e un altro ufficiale del 2° Direttorato Fsb Valeri j Sukharev (sotto il falso nome di Nikolaj Gorokhov) avrebbero pedinato Bykov per un anno, seguendolo in tutti i suoi spostamenti e prendendo gli stessi aerei dove si trovava lo scrittore. Probabilmente, secondo i giornalisti investigatori, le modalità di avvelenamento di Bykov erano identiche a quelle di Navalny: il veleno è stato posato sulla maglietta intima in assenza del proprietario e di sua moglie. Il periodo d’azione del veleno era lo stesso di Navalny, 2,5-3 ore. Lo scrittore si era sentito male in volo da Novosibirsk a Ufa (dove era prevista un’altra lezione letteraria), ha vomitato, respirava a stento e sudava. All’atterraggio, non ha potuto alzarsi da solo ed è stata chiamata l’autoambulanza. Siccome ha sentito molto caldo, si è tolto la camicia e la maglia intima, ciò che probabilmente gli è salvato la vita. Con un volo speciale e due rianimatori a bordo è stato trasferito a Mosca. Quando si è ripreso, sulla schiena, su una scapola, è stata scoperta una macchia rossa grande come un pugno che non c’era prima. Secondo Bykov, i suoi sintomi erano simili a quelli di Navalny. In un’intervista a Kommersant, in seguito alla pubblicazione dell’inchiesta giornalistica, lo scrittore Dmitrij Bykov ha detto che “le prove sono convincenti.”

 

File:Dmitry Bykov 07.jpg - Wikimedia Commons
DIMITRIJ BYKOV NEL 2017– FOTO : Mark Nakoykher

 

Dmitrij L’vovič Bykov (in russoДми́трий Льво́вич Бы́ков?20 dicembre 1967) è uno scrittore e giornalista russo.

Si è laureato presso la facoltà di giornalismo dell’Università statale di Mosca. Ha insegnato letteratura e storia della letteratura sovietica nelle scuole secondarie di Mosca. Come giornalista e critico, ha scritto per la rivista Ogonëk dal 1993.

Ha ottenuto riscontro e riconoscimenti per la sua biografia di Boris Pasternak, pubblicata nel 2005. La biografia ha ottenuto il Premio Nazionale Bestseller (Национальный бестселлер, Nacionlal’nyj Bestseller) nel 2006 e il Premio “Grande Libro” (Большая Книга, Bol’šaja Kniga). In seguito ha scritto le biografie di Maksim Gor’kij e Bulat Okudžava.

Nel 2009 è stato nominato assistente redattore-capo della rivista Profile. Insieme all’attore Michail Efremov ha creato il progetto Citizen Poet, in cui Efremov legge poesie scritte da Bykov, contenenti di solito critiche e satira riguardo alla società, alla politica e alla cultura russa contemporanea. In origine il progetto era trasmesso anche dal canale televisivo Dožd’, ma poi è stato chiuso perché le poesie erano troppo critiche nei confronti del governo russo. Fu quindi ospitato in formato audio dalla stazione radiofonica Echo di Mosca.

https://it.wikipedia.org/wiki/Dmitrij_Bykov_(scrittore)

FOTO DA : https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Dmitry_Bykov_07.jpg

 

QUESTO E’ L’UNICO LIBRO DI DIMITRIJ BYKOV CHE ABBIAMO TROVATO IN ITALIANO

Giugno

Giugno

Dmitrij Bykov

Tradotto da: Elisabetta Spediacci

EDITORE FRANCESCO BRIOSCHI


Il libro

Tre personaggi alle prese con disavventure apparentemente lontane si muovono sullo
sfondo di una tragedia annunciata, nel livore che l’Unione Sovietica respira mentre
osserva un’Europa scossa dalla seconda guerra mondiale. Miša, brillante studente di Letteratura e aspirante poeta, all’improvviso si ritrova sbattuto fuori dall’università, e tra i goffi tentativi di rimediare al guaio in cui è incappato finisce a fare l’inserviente in ospedale.
Ma la fonte principale delle sue pene, così come delle sue gioie, sono le donne: l’angelica Lija e la passionale Valja. Anche Boris, professione giornalista, è perennemente diviso tra la moglie e l’amante, la prima giocosa e ardita, l’altra verginale e devota. Un’ambiguità che pervade non solo le relazioni amorose ma la sua stessa personalità, nella quale si nasconde un lato pericoloso, se non addirittura letale. Ed ecco che fa la sua comparsa Ignatij Krastyševskij, un bizzarro studioso convinto di poter usare il linguaggio per influenzare il mondo intero e piegarlo al suo volere. Con una sapiente evoluzione di tono e stile, Dmitrij Bykov intreccia storie dal sapore insieme comico e amaro, restituendo il clima di un’epoca in bilico tra guerra e pace.

 

recensione:

da : Robinson, 11-01-2020

Amore e guerra
ai tempi di Stalin
Autore di poesie, romanzi
e biografie (tra le più
fortunate, quella di Boris
Pasternak), in questo
romanzo lo scrittore russo
Bykov ci porta, con vena
surreale, nell’Unione
Sovietica del 1940
attraverso la vita di tre
personaggi: uno studente
di letteratura, uno
studioso e un giornalista.
Tutti sull’orlo dell’abisso
della Seconda guerra
mondiale. E tutti incerti,
con i loro molteplici,
sgangherati amori.

 

 

https://www.gruppoeditorialebrioschi.it/pdfRassegna/ras_lo_scrittore_russo_dmitry_bykov___il_nemico_della_giustizia_semplificazione__11_1.pdf

 

l suo nuovo romanzo «Giugno» sarà presentato oggi alla fiera della piccola e media editoria «Più libri, più liberi»
Lo scrittore russo Dmitry Bykov
“Il nemico della giustizia è la semplificazione”
INTERVISTA
FRANCESCA SFORZA
ROMA
Giornalista, scrittore, poeta: Dmitry
Bykov, classe
1967, si lascia
ispirare dalla storia, dalla politica,
dalla letteratura, e ogni volta che scrive un libro ci mette dentro tutto. Come nel caso di Giugno, storia sovietica a tutto tondo ambientata
negli anni `40, tradotta in
italiano dalla casa editrice
Francesco Brioschi, che oggi viene presentata a Roma
alla fiera della piccola editoria «Piu liberi più libri».

 

INTERVISTA

Dmitry Bykov, in Russia è
meglio essere giornalisti,
scrittori o poeti? In quale
definizione si riconosce di
più?
«Essere poeta è più prestigioso, è forse il titolo più
prestigioso di tutti. Il giornalismo mi nutre, mi permette di vedere il mondo e di essere praticamente indipendente. Va detto che il vero
giornalismo oggi in Russia
è problematico, ma ci sono
ancora pochi e influenti media che cercano di rompere
il silenzio. Scrivere in prosa
è il modo migliore per sopravvivere ai periodi di pause poetiche».

In Europa spesso si usa il
termine «intellighenzia»
per descrivere gli intellettuali dissidenti. Lei si sente un dissidente? Si può essere intellettuali senza dissidenza?
«Oggi in Russia, ma credo
non solo in Russia, i tentativi
di essere intellettuale sono
la dissidenza più efficace. La
semplificazione è lo slogan,
la bandiera, e la tendenza
del nostro tempo. Tento di
oppormi a questa tendenza,
politicamente e esteticamente. Essere complicati,
ambigui e contraddittori è
l’unica dissidenza che cambia davvero il mondo».

Il suo ultimo romanzo, Giugno, è ambientato negli anni ’40. L’Urss l’ha ispirata
di più della Russia contemporanea?
«L’Urss è sicuramente più stimolante, ci ho vissuto, e posso fare un confronto. Ma soprattutto la situazione prebellica del 1940 è più vivida,
pittorica e plastica dal punto
di vista artistico. Ho preferito ritrarre il momento “puro”, l’originale, per così dire… la Russia moderna è solo la copia debole e diluita
dell’impero di Stalin».

Cosa resta, nella Russia di
oggi, di quella brutalità
che lei descrive, in particolare nei rapporti interpersonali?
«Il mio obiettivo era mostrare come la totale brutalità
dei tempi, l’ansia e il terrore
influenzano le relazioni interpersonali e soprattutto
quelle tra i sessi. È una bella
sfida mostrare l’epoca non
attraverso le citazioni dei
giornali ma con il linguaggio quotidiano e i pensieri
di ogni giorno. Gli elementi
della tortura reciproca, persino del sadismo, sono conseguenze dirette del vivere
in una tenebra fitta».

«In Russia è impossibile essere persone per bene», ha
scritto. Vale anche nella
Russia di oggi? Come se lo
spiega?
«Non puoi mantenere intatta la tua coscienza e pura la
tua scala morale se vivi in
una società con criteri mutati e distorti, in una casa in
cui si recitano solo filastrocche infantili. Lo so, sembra
evidente, ma se lo vivi ogni
giorno sulla tua pelle, una
verità banale diventa improvvisamente nuova».

Lei conosce bene anche la
realtà letteraria americana. C’è differenza tra gli ingredienti di un bestseller
americano e quelli di un
bestseller russo? In che
consiste?

«Il bestseller, in qualsiasi
momento e paese, è un libro
che risponde a una domanda
essenziale, ma che ancora
non è stata formulata. Si alza
in aria, senza che sociologia e
filosofia riescano a catturarla. Gli altri ingredienti sono
più o meno sempre gli stessi:
descrizioni espressive e brevi, eroi seducenti, dettagli riconoscibili».

Nel suo libro riflette sul
senso della guerra. Cosa
pensa dell’attuale situazione politica, siamo davvero, come dicono alcuni,
nel pieno di una seconda
guerra fredda?
«La guerra nel suo significato tradizionale è diventata
impossibile, grazie a Dio,
ma in tempi di guerre ibride
è diventato impossibile anche vincerla. Ci troviamo
nello spazio del continuo
rinvio, dove nulla può essere risolto. A volte la guerra
sembra essere invisibile,
ma non scompare mai. Come se ci trovassimo in un
mondo in cui la chirurgia è
impossibile, e la scelta fosse
solo tra l’omicidio e la cancrena…».

Tra le immagini che hanno
fatto il giro del mondo quest’anno c’è quella di Olga
Mysik che legge la Costituzione russa di fronte ai poliziotti. E un’immagine
che corrisponde al cambiamento delle giovani generazioni russe?
«Olga Mysik non è l’unico
esempio. Esistono tanti simboli di non conformismo e
protesta. Sono felice che le
giovani generazioni mostrino esempi brillanti di resistenza non violenta».

Che cosa secondo lei gli
occidentali non capiscono
della Russia?
«Forse la confortante intimità della palude, con il suo odore marcio e la presenza di
una fauna irripetibile?». —

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1 risposta a DAVID PUENTE, vicedirettore Open.online : Tutti i legami tra l’FSB e l’omicidio di Boris Nemtsov. L’inchiesta di Bellingcat sul destino degli oppositori di Vladimir Putin –OPEN.ONLINE – 28 MARZO 2022 +++ altro + un’interessante intervista a Bykov — proprio in fondo

  1. ueue scrive:

    Da quello che dice questo scrittore, che non conoscevo neppure di nome, sembra divertente.

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