CONSTANTINO COSSU, CAGLIARI :: Operai in sciopero davanti alla Saras per la morte di Stefano Nonnis –IL MANIFESTO DEL 19 AGOSTO 2022

 

IL MANIFESTO DEL 19 AGOSTO 2022
https://ilmanifesto.it/operai-in-sciopero-davanti-alla-saras-per-la-morte-di-stefano-nonnis

 

Operai in sciopero davanti alla Saras per la morte di Stefano Nonnis

 

Operai in sciopero davanti alla Saras per la morte di Stefano Nonnis

Sarroch, sciopero davanti ai cancelli della Saras

SARDEGNA. I lavoratori delle ditte in appalto e quelli della raffineria di Sarroch incrociano le braccia per quattro ore. Cgil, Cisl e Uil: «La sicurezza è del tutto insufficiente.

 

Sciopero di quattro ore ieri mattina e assemblee dei lavoratori degli appalti e di quelli della Saras per la morte di Stefano Nonnis, l’operaio di quarantadue anni di Santadi, un centro di poco più di tremila abitanti nel sud Sardegna, che ha perso la vita mentre era impegnato con la ditta esterna Turismar a smontare un ponteggio sospeso sull’acqua a due metri di altezza, su uno dei moli in cui attraccano le petroliere che riforniscono la raffineria a Sarroch, nella città metropolitana di Cagliari. I compagni di lavoro di Nonnis sono sotto choc. Quando Stefano è caduto in acqua gli hanno gettato una ciambella di salvataggio. Ma la corrente era troppo forte e Stefano non è riuscito ad afferrare il salvagente. I suoi compagni lo hanno visto andare a fondo per non riemergere più. Quando il corpo è stato recuperato dai Vigili del fuoco, non c’era più niente da fare.

Non è ancora chiaro che cosa sia successo. Quando Nonnis è caduto, lui e la sua squadra stavano smontando un ponteggio perché i lavori di manutenzione in quel tratto di pontile erano finiti. Straziante il pianto del padre di Stefano, Sergio Nonnis, operaio edile in pensione, vittima anche lui da giovane di un incidente sul lavoro: cadde da un ponteggio e rimase diverse settimane in coma tra la vita e la morte. «Perché Stefano? Io mi sono salvato – ha detto tra le lacrime ai compagni di lavoro del figlio – e lui non ce l’ha fatta. Per lavorare bisogna rischiare la vita? Ora voglio la verità».

Una tragedia, quella accaduta alla Saras, che rimette al centro dell’attenzione il problema delle morti sul lavoro, quindici in Sardegna nei primi otto mesi dell’anno, quasi due al mese. Per non parlare degli infortuni, che oltre a essere in crescita costante spesso non sono denunciati per non portare alla luce situazioni di lavoro in nero.

Lo sciopero di ieri è stato deciso da Cgil, Cisl e Uil insieme con le segreterie territoriali dei metalmeccanici e dei chimici. «Un ennesimo traumatico episodio – si legge in una nota dei sindacati – che certifica quanto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro l’attenzione sia del tutto insufficiente. Quando un lavoratore muore nello svolgimento della propria attività, vuol dire che qualcosa è saltato nella catena di norme sulla sicurezza. E questo non deve accadere».

«In troppi casi – aggiunge il segretario generale della Cgil sarda Samuele Piddiu – le prescrizioni di legge sono disattese dalle aziende. Così non può continuare. Bisogna rafforzare i sistemi di controllo, oggi assolutamente inadeguati».

«Nessuna lavoratrice e nessun lavoratore – dice Ivana Veronese, segretaria confederale della Uil – deve riportare danni alla propria integrità psico-fisica, contrarre una malattia professionale o, ancor peggio ovviamente, morire di lavoro. Il lavoro deve essere sempre buono e sicuro».

«Conoscevo personalmente Stefano Nonnis – ricorda Andreatta coordinatore Uilm per la Sardegna -. Sento un grande dolore. La strage infinita sui luoghi di lavoro deve finire».

 

NOTA : l’autopsia conferma che Stefano Nonnis è morto per annegamento e non per altro disturbo. ( L’Unione Sarda, 19 agosto 2022, ore 18.00 )

 

 

DATI DELL’INAIL DEI MORTI SUL LAVORO E DEGLI INFORTUNI

TWITTER – INAIL

Inail @inail_gov
29 luglio 2022

#Inail Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e giugno sono state 382.288 (+43,3% rispetto allo stesso periodo del 2021), calano quelle con esito mortale (-13,9%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate.

 

SEGUE DA RAINEWS- 29  LUGLIO 2022
https://www.rainews.it/articoli/2022/07/inail-pubblica-i-dati-sugli-incidenti-sul-lavoro-nei-primi-sei-mesi-del-2022-e1ee659c-9a54-4290-aa83-4380ff83fadf.html#:~:text=In%20aumento%20le%20patologie%20di%20origine%20professionale%20denunciate.&text=Il%20calo%20rilevato%20tra%20i,da%2051%20a%2055%20casi.

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro tra gennaio e giugno sono state 382.288 (+43,3% rispetto allo stesso periodo del 2021), 463 delle quali con esito mortale (-13,9%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 31.085 (+7,7%). Nella sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di giugno.

Gli open data pubblicati, spiega l’Istituto, sono provvisori e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’Istituto, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2022, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.

Il calo rilevato tra i primi sei mesi del 2021 e del 2022 degli incidenti mortali è legato solo alla componente maschile, i cui casi denunciati sono passati da 487 a 408, mentre quella femminile sale da 51 a 55 casi.

In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 463 a 378 decessi), in aumento quelle dei comunitari (da 17 a 25) e degli extracomunitari (da 58 a 60).

Dall’analisi per classi di età, da segnalare gli aumenti dei casi mortali tra i 25-44enni (da 109 a 136 casi) e i decrementi tra gli over 44 anni (da 407 a 305).

Al 30 giugno di quest’anno risultano otto incidenti plurimi avvenuti nei primi sei mesi, per un totale di 18 decessi, tutti stradali. Nel primo semestre 2021 gli incidenti plurimi erano stati nove, per un totale di 23 decessi, 15 dei quali stradali.

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1 risposta a CONSTANTINO COSSU, CAGLIARI :: Operai in sciopero davanti alla Saras per la morte di Stefano Nonnis –IL MANIFESTO DEL 19 AGOSTO 2022

  1. DONATELLA scrive:

    Ogni giorno qualcuno ( più di uno in genere) muore sul lavoro. E’ una guerra di cui non si vede la fine.

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