SAVERIO FERRARI, Il 28 ottobre 1992 visto da quanto accadde a Milano –IL MANIFESTO DEL 26 OTTOBRE 2022 + 2 NOTE

 

IL MANIFESTO DEL 26 OTTOBRE 2022
https://ilmanifesto.it/il-28-ottobre-1992-visto-da-quanto-accadde-a-milano

 

Il 28 ottobre 1922 visto da quanto accadde a Milano

 

MARCIA SU ROMA. Qui all’alba i fascisti si asserragliarono alla Casa del fascio in via San Marco e soprattutto in via Lovanio alla redazione del Popolo d’Italia, presente Benito Mussolini. Partì anche per sbaglio un colpo dal fronte degli assediati

Il 28 ottobre 1992 visto da quanto accadde a Milano

La Marcia su Roma, il 28 ottobre 1922, vide la mobilitazione di migliaia di squadristi. Per lo storico Emilio Gentile ben 25 mila divisi in più colonne. Già nella giornata precedente, il 27, in diverse città, tra cui Cremona, Pisa, Siena, Foggia e Perugia, vi erano state occupazioni di questure, prefetture, stazioni ferroviarie, uffici postali.

 

LE COLONNE FASCISTE erano comunque male armate con pochi fucili. Pioveva e i mezzi di trasporto annoveravano biciclette, qualche camion, con la maggioranza costretta a muoversi a piedi avendo il governo Facta bloccate le ferrovie. Quest’accozzaglia disordinata e violenta entrò a Roma quando Mussolini era già stato nominato dal re Vittorio Emanuele III capo del governo, il 30 ottobre.

 

QUI GLI SQUADRISTI si scatenarono contro gli antifascisti a San Lorenzo, che risposero al fuoco. Ne seguì una battaglia per tutto il quartiere con tredici morti e numerosi feriti. Un attacco pesantissimo. Roma fu una delle poche città dove gli antifascisti si batterono per contrastare l’ascesa violenta del fascismo.

 

MENO CONOSCIUTO è ciò che accadde a Milano. Qui all’alba i fascisti si asserragliarono alla Casa del fascio in via San Marco e soprattutto in via Lovanio alla redazione del Popolo d’Italia, presente Benito Mussolini, dove furono erette delle barricate con sacchetti di sabbia e bobine di carta, mentre squadristi armati si erano posizionati anche sui tetti. Le guardie regie li avevano circondati con tre autoblindo, posizionato mitragliatrici e innestate le baionette sui fucili. Partì anche per sbaglio un colpo dal fronte degli assediati. Il futuro duce tentò di parlamentare ma gli fu risposto da un maggiore che non era possibile concordare nulla con dei «rivoltosi». Siamo solo a qualche ora prima della comunicazione da parte del Re dell’incarico a Mussolini di costituire il governo. Partirà in treno la notte del 29 alla volta di Roma. I fascisti erano in marcia e Mussolini si era trincerato a Milano. «In caso di fallimento», farà notare Angelo Tasca ne La nascita del fascismo, era «a pochi chilometri dalla frontiera svizzera». Quella via di fuga che anni dopo, nell’aprile del 1945, cercò ancora di imboccare senza fortuna.

NEL 1972, nel cinquantesimo della «Marcia», Pietro Nenni, leader storico del Partito socialista italiano che visse l’avvenimento in diretta, scrisse ne La lunga notte del 28 ottobre che «la fine del sistema parlamentare fu più il risultato del crollo interno della classe politica che dell’attacco delle camicie nere». Lo Stato liberale abdicò sotto la spinta degli industriali e degli agrari, così il Re pressato dall’esercito. Che non vi fosse altrimenti possibilità di successo era ben chiaro agli stessi fascisti. La Marcia su Roma vista da Milano lo provava.

 

NOTA 1 

Milano - Via Settala - Sede dell' "Avanti" - Fascisti

Il 29 ottobre 1922 ci fu un assalto fascista presso la Sede del giornale Socialista “Avanti”, contrastato solo inizialmente dalle guardie regie che avevano l¿ordine di sparare, come previsto dalle norme dello stato d’assedio richieste dal governo Facta. Dopo che il re respinse la richiesta di Facta, i fascisti poterono completare l¿opera di distruzione.

Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

 

 

NOTA 2 

 

Il fascismo. Origini e sviluppo - Ignazio Silone - copertina

Il fascismo. Origini e sviluppo

 

Pubblicata originariamente in tedesco a Zurigo nel 1934 dall’esule Silone, questa monografia appare ora in italiano in un’edizione critica curata dallo storico Mimmo Franzinelli, che in un ampio saggio introduttivo ricostruisce genesi e impatto del testo. Si tratta di una rivisitazione di importanti capitoli della storia italiana, alla ricerca delle radici del fenomeno fascista, dalla quale emerge un quadro complesso, un groviglio di fattori in cui risulta impossibile individuare un’unica causa determinante.

 

UN COMMENTO:

Giacomo23 giugno 2020

 

Non sapevo dell’ esistenza di questo lavoro storico di Silone fino a che non l’ ho visto tra le ristampe Oscar Moderni Mondadori. Lo studio risale agli anni ’30 e tocca abbastanza accuratamente la questione dell’ origine e diffusione del fascismo in un popolo quello italiano, diviso tra monarchia, anarchia, cattolicesimo, socialismo e comunismo. La trattazione è semplice. Si legge bene. È scorrevole. Sorprendono qua e là aneddoti, appunti, citazioni che potrebbero arricchire il bagaglio di chi desidera approfondire l’ argomento. A partire dalla questione su da dove giunga a noi il fascismo, lo studioso cerca sopratutto in un analisi sociale dell’ Italia gli indizi utili passando di seguito a trattare la conquista del fascismo nelle campagne, nelle città, la marcia su Roma, il sistema sindacale, l’ alleanza con la chiesa fino ad un bellissimo capitoletto finale dedicato alle conclusioni. Un tassello ulteriore per chi accoglie favorevolmente l’ opera di Silone e per chi voglia continuare a cercare ragioni e conoscenze sul ventennio. Una voce dell’epoca.

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

1 risposta a SAVERIO FERRARI, Il 28 ottobre 1992 visto da quanto accadde a Milano –IL MANIFESTO DEL 26 OTTOBRE 2022 + 2 NOTE

  1. DONATELLA scrive:

    La marcia su Roma fu un gigantesco bluff con colpo di stato: la dittatura fascista avrebbe potuto essere evitata se la monarchia avesse dichiarato lo stato d’assedio. Non per niente, nell’incertezza del risultato, Mussolini se ne stava a Milano vicino al confine svizzero.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *