LOU REED (DA FACEBOOK)
FEMME FATALE 1967
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PALE BLUE EYES |
(bellissima)
Pale blue eyes
Sometimes I feel so happy,
Sometimes I feel so sad. Sometimes I feel so happy, But mostly you just make me mad. Baby, you just make me mad. Linger on, your pale blue eyes. Linger on, your pale blue eyes. Thought of you as my mountain top, If I could make the world as pure and strange as what I see,
I’d put you in the mirror, I put in front of me. I put in front of me. Linger on, your pale blue eyes. Linger on, your pale blue eyes. Skip a life completely. It was good what we did yesterday. |
Occhi color del cielo
A volte mi sento così felice,
A volte mi sento così triste, A volte mi sento così felice, Ma il più delle volte mi fai impazzire Bimba, mi fai semplicemente impazzire, Nel soffermarmi nei tuoi occhi color del cielo, Nel soffermarmi nei tuoi occhi color del cielo Penso a te come alla cima della mia montagna, Se potessi rendere il mondo tanto puro e strano come lo vedo io
Ti metterei nello specchio, E lo metterei di fronte a me. E lo metterei di fronte a me. Soffermandomi nei tuoi occhi color del cielo Soffermandomi nei tuoi occhi color del cielo Lasci una vita completamente, E’ stato bello quello che abbiamo fatto ieri. |
I Velvet Underground sono stati una band rock statunitense formatasi a New York nel 1964 e attiva fino al 1973. Nel 1993 si riunirono nuovamente per un tour mondiale, per poi sciogliersi definitivamente a causa dei dissidi interni e della morte del chitarrista Sterling Morrison.
Considerati uno dei gruppi rock più influenti di tutti i tempi e precursori di diversi generi che avrebbero poi preso piede nei decenni successivi (come il rock alternativo, la new wave, il punk rock, il noise o il post rock[2]), i Velvet si formarono grazie all’incontro tra l’allora studente universitario Lou Reed e John Cale, giovane musicista d’avanguardia ed allievo di La Monte Young. Al gruppo si unirono poi anche Sterling Morrison alla chitarra e Angus MacLise alla batteria, sostituito poco dopo da Maureen “Moe” Tucker.
Il loro disco d’esordio, The Velvet Underground & Nico, uscito nel 1967, è stato giudicato come uno dei più importanti dischi rock di sempre e «una pietra miliare per le band del punk, della new wave e perfino del post-rock»[3], seguito da White Light/White Heat(nel 1968), lavoro più sperimentale ma pur sempre seminale. Dopo l’abbandono di John Cale, i Velvet pubblicarono The Velvet Underground nel 1969 e Loaded nel 1970, che riflettono entrambi il loro lato più classico e folk. Nel 1970 anche Reed lasciò il gruppo per dedicarsi alla carriera solista. Dopo l’abbandono di Reed i reduci pubblicheranno un album (Squeeze) utilizzando il nome Velvet Underground.
Nel 2004 la rivista musicale Rolling Stone li ha inseriti al numero 19 nella sua lista dei 100 migliori artisti di tutti i tempi.[4]
1966: L’incontro con Andy Warhol [modifica]
L’incontro con l’artista, genio della Pop art, cambiò repentinamente le sorti della band che si trovò di colpo a passare dai bassifondi newyorkesi agli ambienti creativi della sua Factory. La reputazione artistica di Warhol aiutò molto la band a farsi un nome nel circuito underground newyorkese.
Warhol divenne quindi il manager del gruppo e, come prima cosa, suggerì loro di assumere come cantante l’attrice e modella tedescaNico (Christa Paffgen), sua pupilla, giunta in America come compagna del chitarrista dei Rolling Stones, Brian Jones. Sempre nel 1966, Reed si ammalò di epatite e, nell’impossibilità di esibirsi dal vivo, MacLise si riunì temporaneamente alla band per qualche concerto, con Cale all’organo e alla voce e la Tucker al basso.
Tornati alla formazione classica, i Velvet con Nico, debuttarono nel febbraio del 1966, esibendosi al Cinematheque per poi partire, qualche giorno dopo, con tutti gli altri artisti dello show multimediale di Warhol, per una lunga tournée che giunse fino alla costa ovest degli Stati Uniti.
Lo spettacolo, intitolato prima Andy Warhol Up-Tight e poi Exploding Plastic Inevitable, univa musica, danza e proiezioni dei cortometraggi dello stesso Warhol sonorizzati con l’accompagnamento musicale dei Velvet. Abbigliati con fruste e stivali di pelle, torce elettriche, siringhe, bilanceri e croci di legno gli attori e i ballerini sfilavano sul palco mentre filtri di gelatina di differenti colori sopra le lenti trasformano le immagini di vecchi film e bianco e nero in colore. Il gruppo proponeva un rock molto atipico per il periodo, che alternava e fondeva melodie semplici, ritmi ossessivi ed un largo uso del feedback e della dissonanza con il cantato-parlato di Lou Reed, che declamava testi in assoluta contrapposizione con la cultura hippy del tempo, che toccavano spesso temi come morte, solitudine, alienazione urbana, droga ed il sesso. [11] Il gruppo si esibì in diversi show a New York, per poi spostarsi attraverso gli Stati Uniti e il Canada, fino all’ultima rappresentazione avvenuta nel maggio del 1967.[12] Lo show includeva anche proiezioni dei film e dei dipinti di Warhol.
Il passaggio dal palco agli studi di registrazione fu automatico: Warhol procurò alla band un contratto discografico con la Verve Records, sussidiaria della MGM, per la realizzazione del loro disco d’esordio, dando carta bianca al gruppo nella ricerca del proprio sound e delle loro sperimentazioni sonore.