Guglielmo Epifani (getty images) 

Il segretario del Partito Democratico, Guglielmo Epifani, è intervenuto oggi ad un congresso organizzato al Centro Congressi Frentani della capitale dalle donne del Pd. Dal palco del meeting a cui è stato dato il nome “Donne che fanno la differenza”, l’ex sindacalista Cgil ha voluto parlare di condizione femminile ed ha poi lasciato il terreno delle pari opportunità per dire la sua in merito agli ultimi stravolgimenti politici.

Tra le tematiche più frequentate da Epifani nel suo discorso, quella della maternità e della crescita demografica: “La non ancora generalità dei diritti come la questione della maternità penalizza fortemente le donne. Si veda la scarsa natalità che affligge un paese che comunque nella crisi riesce a guardare al futuro, ma non nascono bambini. Non siamo un paese per le donne e stiamo diventando un paese per vecchi”.

Epifani ha poi voluto estendere la tematica della discriminazione sulla base del genere sessuale a due casi emblematici che hanno animato l’opinione pubblica italiana nelle ultime settimane: gli insulti a Cecile Kyenge e l’espulsione di Alma Shalabayeva. “Io sono convinto che è tipico di una pseudo cultura (che penalizza le donne, ndr.) se qualcuno ha potuto usare degli epiteti razzisti e xenofobi contro la nostra ministra Kyenge”, ha affermato sul caso della politica con delega all’Integrazione. “Circa il rimpatrio forzoso di questa donna e della figlia, non sono convinto, se si fosse trattato di suo marito, che sarebbe stata usata la stessa velocità”, ha detto invece in riferimento al rimpatrio della donna kazaka.

Sul caso della proposta di legge Zanda-Mucchetti presentata alla Camera dal Pd, finita nel mirino di Grillo perché chiede di sostituire il principio di “ineleggibilità” con quello di “incompatibilità” all’interno della legge 361/1967, Epifani ha detto che non si tratta di una proposta fatta per difendere Berlusconi. “E’ stato presentato un mese fa – ha detto Epifani sul Ddl – Improvvisamente viene visto come qualcosa che aiuta Berlusconi – ha sottolineato Epifani -. Non serve a questo scopo, ma ad avere in Italia una legge europea sul conflitto di interessi moderno al posto di una legge molto datata come quella in vigore, che ha 50 anni”.

Redazione online