Saverio Tutino
Saverio Tutino (Milano, 7 luglio 1923 – Roma, 28 novembre 2011) è stato un giornalista e scrittore italiano.
Biografia
Iscritto alla facoltà di giurisprudenza, deve interrompere gli studi a causa della seconda guerra mondiale. Partecipa ad azioni della Resistenza in Val d’Aosta e nel Canavese.
Nel dopoguerra ha lavorato dapprima Il Politecnico di Elio Vittorini e quindi nella stampa: Vie Nuove e poi l’Unità, come corrispondente dalla Cina, da Parigi e poi da Cuba, da cui fu testimone della Rivoluzione cubana.
Nel 1975 ha partecipato alla nascita del quotidiano La Repubblica, nel quale ha lavorato fino al 1985.
Nel 1984 ebbe l’idea di creare uno spazio culturale in cui accogliere le scritture diaristiche e autobiografiche degli italiani: fonda così l’Archivio diaristico nazionale, la cui sede sarà Pieve Santo Stefano, e pensa subito di creare un concorso per diari.
Al momento della morte, era direttore culturale del Premio Pieve e della Fondazione Archivio diaristico nazionale.
Opere
Ha pubblicato diversi libri fra i quali Gollismo e lotta operaia, L’ottobre cubano e il volume di racconti La ragazza scalza per la Einaudi, Il Che in Bolivia e L’occhio del barracuda per la Feltrinelli, Gli anni di Cuba, Viaggi in Somalia, Dal Cile per le edizioni Mazzotta, Cicloneros per la Giunti e Guevara al tempo di Guevara per gli Editori Riuniti (1996).
Nel 1998 fonda ad Anghiari, insieme con Duccio Demetrio, la Libera Università dell’Autobiografia e comincia a pubblicare a Pieve Santo Stefano la rivista semestrale Primapersona della quale è stato direttore.
Nel 1999 pubblica Il mare visto dall’isola per l’editore Gamberetti e, nel 2004, per le edizioni Il Vicolo esce il suo libro Il rumore del sole.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Saverio Tutino dal sito dell’ANPI-Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
- Saverio Tutino, dal sito dell’Archivio diaristico nazionale
- Addio al padre dei Diari. È morto a Milano Saverio Tutino, la Nazione, 28 novembre 2011
- Addio a Saverio Tutino. Fece conoscere Cuba all’Italia, la Repubblica, 28 novembre 2011