morte e vita di gustave klimt:
così siamo noi, almeno e’ chiara—voi deciderete ognuno-a per conto vostro–Oppure non decidete nulla e non pensateci che forse è meglio. chiara non si distrae né potrebbe., ma da lungo tempo, già da ragazzina, la morte mi era vicina—e in tanti anni siamo diventate ” quasi” amiche—
http://www.youtube.com/watch?v=k57Zbo_mnWY
SARAH
Letra:
La femme qui est dans mon lit
N’a plus 20 ans depuis longtemps
Les yeux cernés
Par les années
Par les amours
Au jour le jour
La bouche usée
Par les baisers
Trop souvent, mais
Trop mal donnés
Le teint blafard
Malgré le fard
Plus pâle qu’une
Tâche de lune
La femme qui est dans mon lit
N’a plus 20 ans depuis longtemps
Les seins si lourds
De trop d’amour
Ne portent pas
Le nom d’appas
Le corps lassé
Trop caressé
Trop souvent, mais
Trop mal aimé
Le dos vouté
Semble porter
Des souvenirs
Qu’elle a dû fuir
La femme qui est dans mon lit
N’a plus 20 ans depuis longtemps
Ne riez pas
N’y touchez pas
Gardez vos larmes
Et vos sarcasmes
Lorsque la nuit
Nous réunit
Son corps, ses mains
S’offrent aux miens
Et c’est son cœur
Couvert de pleurs
Et de blessures
Qui me rassure.
traduzione italiana neanche morirci, in questa edizione della canzone c’è il testo francese e sotto in inglese—se vi interessa, provate—
Bellissima questa poesia-canzone. C’è una tenerezza che difficilmente si avrebbe da giovani e che bisognerebbe potere gustare ogni momento, sapendo della sua preziosità.
La donna che è nel mio letto
da molto tempo non ha più vent’anni.
Gli occhi cerchiati
dagli anni
dagli amori
giorno per giorno
La bocca consumata dai baci
dati troppo spesso
ma troppo male
Il colorito pallido
malgrado il fard
più pallido di una chiazza di luna.
La donna che è nel mio letto
da molto tempo non ha più vent’anni.
I senu così pesanti
per il troppo amore
non hanno attrattiva.
Il corpo stanco
troppo accarezzato
troppo spesso
ma troppo male amato.
La schiena curva
sembra portare dei ricordi
che ha dovuto abbandonare.
La donna che è nel mio letto
da molto tempo non ha più vent’anni.
Non ridete
non immischiatevi.
Risparmiatevi le lacrime
e i sarcasmi.
Finché la notte ci riunisce
il suo corpo, le sue mani
si offrono alle mie
ed è il suo cuore, coperto di lacrime
e di ferite, che mi consola.