ore 17:08 IL GRUPPO INGLESE “MASSIVE ATTACK” NEL SUO ULTIMO ALBUM ” HELIGOLAND” DEL 2010, mi pare. UN CRITICO LI DEFINISCE L’ASPETTO “GLAMOUR” DEL TRIP HOP …DEL QUALE ABBIAMO DAVANTI LA VITA INTERA PER SAPERE COS’E’—ragazzi, qui c’e’ un lunghissimo salto del canguro per arrivare alla musica—Ne sarete capaci? in rosso una cosa per DONATELLA, SE MAI VEDRA’– confesso che la mia testa non c’è più per rileggere—

 

chiara l’ha già detto ma fa il repeat, come una cassetta d’altri tempi: credo che l’unico modo di conoscere i giovani che fanno parte della massa della gioventù di oggi (escludendo i passerotti bianchi che vanno all’estero con una borsa di studio e hanno successo là, oppure qui hanno messo su una qualunque ditta e hanno successo ecc.–insomma avete capito—sono quelli che, a differenza dei nostri figli, si sono fatti un culo-quadro sugli studi fino oltre l’universita’ e anche oggi, magari lavorando mezzo periodo, pochi soldi,  fanno sempre corsi per specializzarsi ulteriormente… Pensate! Conosco una ragazza così, la conosco molto poco, l’ultima l’ho intra-vista (il buio) ad un concerto a Bologna ed era proprio una “Alice nel paese delle meraviglie”-ma sulle “meraviglie”, la parentesi si chiude) sia ascoltare e cercare di “entrare” nella loro musica: scopro da tempo un modo di sentire, un linguaggio, quasi sempre poetico anche quando violento, che mi attrae a proseguire, mentre mi fa sentire anni luce distante. Forse, in fondo, la vera ragione non è l’interesse per i giovani, è che “la  musica -suonare o ascoltarla- è il secondo destino di chiara dopo il ballo”! (non scherza! puaret anche lei).

La musica mi sembra l’unica forma di cultura per la quale (insieme ai films) i nostri giovani mostrano un vero interesse: se hanno soldi si spostano anche lontano per i concerti dal vivo—

Chi fosse davvero interessato a coinvolgere i giovani nella politica (intesa nel sua magnificenza— Aristotele–a memoria–: l’uomo, animale politica, deve unirsi agli altri uomini per formare una comunita’ o Stato che si costituisce sempre “in vista di un bene”- da “La Politica”/ Questo bene e’ descritto e ragionato nell’opera “Etica Nicomachea”, appunti dell’autore non destinati alla pubblicazione, che è considerato il primo trattato di Etica nella Cultura Occidentale– Ma purtroppo Chiara non l’ha letto—Lo mettiamo nei compitini, insieme all’Etica di Spinoza che oggi pare sia obbligatoria—Così vediamo se il piu’ giovane ha scoppiazzato…del resto come tutti i pensatori o artisti che partono sempre o quasi dalla “storia precedente”!–secondo me anche quelli che ritengono e dichiarano di “partire da zero”, come i nostri ragazzi Ottanta che si convincono che il mondo è “nato alla loro nascita”.

Purtroppo la storia o “dimensione storica come dimensione mentale” è sparita letteralmente dalla nostra cultura già nei Settanta…Mi spiego: dimensione storica significa per me, almeno, “guardare qualcosa e creder di capirlo studiando la sua storia”. Così oggi, se vogliamo formulare un giudizio o un’opinione per es.  sull’Ucraina, o sulla Palestina, Hamas, Israele..ecco, per esempio, una cosa che ci terrei a capire, anche se non trovo il tempo di leggere, è come è “diventato” possibile che Simon Peres (1923, Polonia), capo del Partito Laburista, che appartiene all’Internazionale Socialista, fino agli anni…attualmente presidente dello Stato d’Israele, ha potuto dichiarare- proprio lui- che inizierà necessariamente l’invasione di terra per distruggere i cunicoli dove si nascondono i militari di Hamas e che, mi pare, servano anche per ricevere armi.

Non dire : “che m. che è diventato Peres”, ed evitare un giudizio esplicito, ma non per non darlo / e non “prendere o scegliere una parte” o “diventare partigiano” / (DISCORSO CON  LA DO NEI COMMENTI), ma sapere qualcosa di piu’ preciso del vago ricordo della lettura dei giornali…sapere per esempio che il loro elettorato è arrivato o ha passato ogni limite di sopportazione per i morti a causa dei razzi di Hamas..la propaganda che fa la destra estrema, certamente….ma un socialista, nato in Polonia nel ’23…!    Dico questo, anche se non c’è nessuna possibilità di confronto con quello che paga la popolazione Palestinese. Ma  Hamas: ” La tregua sarebbe un’umiliazione insostenibile”–Lo dicono ai loro seguaci e sotterraneamente tentano una tregua da non perdere troppo la faccia, come  mi viene in mente hanno, ma Israele non ha accettato le loro condizioni…

 

Questo è un caso di quasi impossibile scelta se sai la storia, oppure “stai dalla parte di Israele perché è il piu’ forte”.  Detto così semplicemente, senza tirare in ballo la politica internazionale che sono i principali responsabili (come il popolo ucraino che si massacra per stabilire quale potere nella zona debbano avere la Russia e gli USA)—lo confesso, mi confesso, io non saro’ mai partigiana in questo senso.  Certo, non abbiamo in casa soldati stranieri! Per me, nella nostra situazione, è estremamente difficile “essere partigiano” senza “essere parziale”, posizione quest’ultima che ritengo—abbiate pazienza-scusatemi- una suprema ingiustizia mentale—voglio dire che ho bisogno di essere corretta davanti a me stessa e per me stessa, per avere la stima di me stessa. Non stupitevi, almeno non malevolmente, so di essere “strana”, fuori dall’habitat comune, o dal senso comune, lo ero gia’ da bambina ben prima di ammalarmi; allora mi sembra mio dovere essere come ero, senza “bugie” per proteggermi o salvarmi il culo dall’ambiente. Se fare questo comportava uno stravolgimento di quello che io ero, una bugia su me stessa, insomma–Posso fare un esempio dei 14 anni (1958), ero al ginnasio. Il prof di matematica mi incontra per strada (“alla vasca”, si diceva, la strada principale ) con un mio compagno di classe (che tra l’altro voleva consigli su una ragazza…). Da stronzo (anche se si sa il perché), questa è la verità, ero brava in matematica e voleva verificare “se avevo studiato alla notte”!. Mi interroga la mattina dopo, lezione di geometria.

Qui la stranezza / che ha richiesto un urgente consiglio di classe e se tra i prof non ci fosse stato Don Alberto (mons. Ablondi, poi vescovo di Livorno, che mi conosceva bene, anche se non per frequentazione della Chiesa) mi avrebbero certamente sospesa.

Chiara senza neanche guardare il problema dice: “Professore, e’ inutile che mi in terroghi perché non ho studiato”

Risposta: “Fammi venire i tuoi professori”

Risposta del minus quam: “Guardi se ha qualcosa da dire, lo dica pure a me.”

 

Apriti cielo. Ma era la semplice verita’, come immagino avrà spiegato Don Alberto. I miei genitori li vedevo solo alla sera a cena e, fin da molto piccola, (ve lo risparmio URRA!), cosa facevo o non facevo era problem a mio. A scuola andavo bene, mio padre firmava la pagella senza commenti e via—Ecco il senso della mia risposta–Loro facevano una vita infernale come tutti i fioristi, domenica compresa e a cena parlavano solo di cosa era successo al lavoro…Nei mesi estivi, mia madre rimaneva a casa e ci portava al mare o anche, insieme ai nonni con cui mi lasciava, a Nava, o meglio un paese sotto…Io ero “buonissima”, cioè osservando cosa succedeva a mia sorella, non solo “sapevo cosa non fare”, ma me ne era venuto l’idea che meno mi mettevo sotto i riflettori, meglio era. Per cui non parlavo di niente, neanche delle bacchettate della suora di musica che, ad ogni nota sbagliata (per un principiante), giu’ secca quella bacchetta con i nodi proprio sui nodi della mano o mani, se ci riusciva.  Era stata mia l’idea di studiare  piano per riempire le ore, almeno un poco, che-dopo il doposcuola- passavo nella saletta buia (un lumino sotto un santino), accanto all’ “uscita di servizio”, dove ogni tanto arrivava un povero con un contenitore di alluminio per un po’ di minestra. Questo era il mio unico svago piu’ o meno dalle 4 di pomeriggio fino a sera-ora di cena. Una volta-e’ il colmo- si sono accorti che nessuno era venuto a prendermi perché non mi hanno visto a tavola! E’ successo solo una volta, ma dà un po’ il clima del mio pomeriggio alle elementari- Per chiudere il piano e la lamentevole storia delle due orfanelle (siete voi che non vedete bene, sono due!), una notte ho urlato tanto che mia madre ha sentito e si è svegliata, sfinita come era sempre (dormiva in media 5 ore), e la suora, una contessa che poi alla medie ci faceva francese, è sparita dal mio orizzonte.


 

 

Massive Attack sono un gruppo musicale inglese, considerato fondatore del genere trip hop. Nati a Bristol nel 1987, sono una sorta di “collettivo musicale”, poiché si sono sempre avvalsi di collaborazioni di diversi artisti.

Nati originariamente come trio, gli attuali componenti del gruppo sono Robert Del NajaGrant Marshall.

 

e’ la copertina, il termine usato è inglese naturalmente: cover e vale per qualunque cosa che copre…come la nostra copertina. Come grafica (pardon: graphics) mi sembra molto brutta come di chi vuole farsi violento, ma non lo e’. Lo stesso mi “appare” per la foto dei ragazzini del Kentucky e del nome scelto che, senza cercare, tradurrei “Attacco massicio”–La musica dell’intero Album mi sembra dolce e piacevole anche per chi è capace di usarla come “fondo” per leggere o altro. Per me è una “buona musica”. Forse niente di più, ma questo non lo so davvero–

 

https://www.youtube.com/watch?v=Ge-kB4NcMdU&list=RDGe-kB4NcMdU#t=1326

 

HELIGOLAND E’ IL QUINTO ALBUM DEL GRUPPO MASSIVE ATTACK

(“il nuovo dei Massive Attack, a circa 7 anni di distanza da “100th Window”, quinto album ufficiale in vent’anni tondi di carriera.”)

 

SITO UFFICIALE (chiara ha visto una lista di canzoni, mah) : http://www.massiveattack.co.uk/

 

TRACKLIST:
1. Pray for Rain 0:00
2. Babel 6:42
3. Splitting the Atom 11:59
4. Girl I Love You 17:15
5. Psyche 22:32
6. Flat of the Blade 25:54
7. Paradise Circus 31:53
8. Rush Minute 36:43
9. Saturday Come Slow 41:32
10. Atlas Air 45:00

 


 

 

 

 

 

 

 

 

ORIGINE DEL NOME  (la foto fa parte della loro presentazione) : siamo nel kentucky, a lousville, questo video per caso ritrae l’ultimo attacco di un folto gruppo di giovanissimi: il loro obbiettivo è diretto contro tutti : uomini don e e bambini–Il video ritrae l’intervento della polizia.

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