Sette indizi per capire se la svolta nel lavoro c’è davvero
di Alberto Orioli (nota sotto) 16 Settembre 2015
Siamo ancora agli zerovirgola, o poco più, ma ci sono indizi importanti da cogliere in questa Italia del lavoro in fase di scongelamento. Un cambio di passo, forse una svolta possibile, a patto che sia ben accompagnata da riforme mirate. Tuttavia segnali sufficienti già a sfatare qualche luogo comune. Immigrati Il dato diffuso ieri dall’Istat segnala che dopo quasi dieci anni si registra il nuovo sorpasso degli occupati italiani sugli occupati stranieri: 129mila contro 50mila confrontando il secondo trimestre 2015 con il corrispondente del 2014. Non accadeva dal 2006 quando per tre trimestri consecutivi il vantaggio degli occupati italiani sui lavoratori esteri oscillava tra 9mila e 153mila unità. Poi _ come segnala una rielaborazione curata dalla Fondazione Hume _ è sempre stato il contrario con “vantaggi” per i lavoratori stranieri variabili fino a 600mila unità. La nuova fotografia indica anche un upgrading nella qualità dell’occupazione che si sta rendendo …
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Alberto Orioli, giornalista professionista dal 1983, ha studiato Scienze politiche all’Università Cattolica e giornalismo all’Ifg di Milano. E’ vicedirettore ed editorialista de il sole 24 ore lavora a Milano dopo essere stato per molti anni capo della redazione romana sempre come vicedirettore. Si occupa dei temi legati alla politica economica e alle dinamiche sociali. Ha la delega sul terzo dorso del giornale dedicato e Imprese e territorio dove si concentra lo sforzo di racconto e di analisi dell’economia reale.Ha scritto nel 2010 un libro con il presidente emerito della repubblica Carlo Azeglio Ciampi “Non è’ il paese che sognavo” (il saggiatore) in occasione dei 150 anni dell’ unità’ d’Italia e recentemente “Figli di papà a chi?” storia del Movimento dei Giovani industriali di Confindustria (Editrice Il Sole 24 Ore)
