Gustavo Zagrebelsky (San Germano Chisone, 1º giugno 1943)
Gustavo Zagrebelsky al Festival della Scienza 2011
GUSTAVE ZAGREBELSKI — SENZA ADULTI —EINAUDI
In uscita a fine gennaio
Vele
pp. XIII – 106
€ 12,00
ISBN 9788806229139
Il tempo presente ha rivoluzionato i rapporti tra le età della vita. Dei giovani è il presente e il futuro. Chi viene dal passato è un intruso. Bisogna prolungare la giovinezza fin che si può e con ogni mezzo. Questa contrazione annulla l’età matura, l’età della pienezza. Con quali conseguenze? ( è una specie di sottotitolo—vedi copertina)
presentazione dell’editore:
Tutte le società possono perire, corrompendosi dal loro interno. Come gli organismi, possono de-generare. Per ri-generarsi, occorre mettere fine a qualcosa del passato, rinunciare a qualcosa cui si è fatta l’abitudine. Si dice che, per vivere, occorre saper morire: del tutto, se la degenerazione è inarrestabile; in parte, se è ancora rimediabile. Nel discernimento di ciò che è vivo e ciò che è morto dovrebbe consistere la politica. L’ideologia odierna è l’esatto contrario: la crescita e lo sviluppo che non ostacolano, ma moltiplicano i fattori della degenerazione. Cosí, al di là di vuoti e ipocriti discorsi a favore dei cosiddetti diritti delle generazioni future, la presente, credendo di salvare se stessa, sta lavorando contro. Come le età della vita si stanno contraendo nella sola giovinezza, cosí le generazioni corrono il rischio di ridursi a quella presente che opera credendo di potere disporre illimitatamente e immediatamente delle risorse che la terra, ancora per poco, è capace di offrire.
per chi volesse vedere tutti, o quasi, i libri di Zagrebelski
http://www.lafeltrinelli.it/libri/gustavo-zagrebelsky/176407
Molto opportunamente esce questo nuovo libro di Zagrebelski. Penso che si possano fare dei passi in avanti solo conoscendo bene ciò che abbiamo alle spalle. Mi sembra che attualmente si faccia l’errore, soprattutto per responsabilità della politica e delle sue “narrazioni”, di annullare il passato, un po’ come da adolescenti si pensa di cancellarlo e di partire da zero per smania di vivere e di novità, rifiutando per principio di conoscere e di analizzare tutto quello che è venuto prima. Come generazione noi avevamo alle spalle il fascismo, le generazioni successive alla nostra la mancata realizzazione della Costituzione, la degenerazione del socialismo reale, la corruzione eletta a sistema sia nel pubblico sia nel privato, la mediocrità della classe politica. Senza conoscenza storica degli avvenimenti che ci hanno preceduto facciamo sempre lo stesso errore adolescenziale ( ma senza la naturale ingenuità della giovinezza): buttiamo il bambino insieme all’acqua calda e dobbiamo sempre ( apparentemente) ripartire da zero, senza rivedere le cose che potremmo trattenere e quelle che giustamente andrebbero cancellate.