L’AMACA DI MICHELE SERRA, REPUBBLICA DEL 5 AGOSTO 2018, pag. 23

 

 

 

L’AMACA

Michele Serra

Nella foto di gruppo dello staff social di Matteo Salvini la cosa che colpisce non è certo la presenza del figlio di un candidato alla presidenza della Rai.

La cosa che colpisce è che i dieci componenti dello staff (più l’undicesimo, il loro capo Luca Morisi, che ha scattato e postato la foto) sono tutti maschi, giovani e sorridenti.

Di femmine nemmeno l’ombra. Accostata a una recente e celebre immagine dell’entourage di Trump, una folla di uomini bianchi tra i quali fanno capolino solo un paio di ragazze e un paio di non bianchi, l’immagine suggerisce l’ipotesi che il cosiddetto populismo, nelle sue varie edizioni, sia prima di tutto un fenomeno di rivincita del maschio “vecchia maniera”, quello refrattario, almeno formalmente, alle debolezze psicologiche e al dubbio. Modi bruschi e linguaggio spiccio come antidoto alla nefasta avanzata, in Occidente, delle femmine, dei gay, degli stranieri, dei portatori di differenza in generale.

Se davvero fossero soprattutto economiche le pulsioni pro-Trump e pro-Putin, sarebbe complicato spiegare l’adorazione popolare per leader sfacciatamente ricchi.

Più credibile è l’idea che società in crisi, spaventate dal cambiamento, vogliano riaffidarsi ai capitribù, perché la democrazia è troppo complicata, troppo raffinata, troppo scostumata.

Dieci maschi su dieci, in uno staff, non possono essere un caso. Sono una dichiarazione di linea politica.

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *