Miriam Makeba Official Channel
Miriam Makeba, nota anche con lo pseudonimo di Mama Afrika (Johannesburg, 1932 – Castel Volturno,2008), è stata una cantante sudafricana di jazz e world music. È nota anche per il suo impegno politico contro il regime dell’apartheid e per essere stata delegata alle Nazioni Unite.
Miriam Makeba nel 1968– – Billboard, page 27, 30 March 1968
STOKELY CARMICHAEL, FOTO DEL 1966
Nel 1968 sposò l’attivista per i diritti civili Stokely Carmichael; l’evento generò controversie negli Stati Uniti, e i suoi contratti discografici furono annullati. La Makeba e Carmichael si trasferirono in Guinea, dove divennero amici del Presidente Ahmed Sékou Touré e di sua moglie. La cantante si separò da Carmichael nel 1973, e continuò a tenere concerti soprattutto in Africa, Sudamerica ed Europa. Svolse anche il ruolo di delegata della Guinea presso le Nazioni Unite, vincendo il Premio Dag Hammarskjöld per la Pace nel 1986.
WIKIPEDIA
https://it.wikipedia.org/wiki/Miriam_Makeba
DA QUI — TUTTO DA ” CANZONI CONTRO LA GUERRA “
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=42284
Dorothy Masuka
MIRIAM MAKEBA
“Khawuleza” fu originariamente incisa negli anni 50 da Dorothy Masuka, cantante dello Zimbabwe.
Makeba fu buona amica della Masuka e registrò parecchi dei brani di lei.
Come la stessa Makeba spiega nell’introduzione alla canzone, “Khawuleza” parla dei raid che la polizia del regime segregazionista era solita fare nelle “townships” per arrestare i militanti dell’ANC oppure – come ricorda nella sua autobiografia “Makeba: My Story” del 1987 – per reprimere certe attività considerate illegali, come la fabbricazione clandestina di birra ed alcolici, che i neri svolgevano per campare. Un artista nero doveva avere un gran coraggio per cantare canzoni come questa e la Masuka – così come la Makeba – ne aveva da vendere: quando nel 1961 dedicò una canzone a Patrice Lumumba, il leader dell’indipendenza congolese assassinato nel gennaio di quell’anno, le forze speciali del governo rhodesiano la informarono che l’avrebbero ammazzata se non se fosse andata dal paese… (fonte: African Music Safari)
Poiché la versione più completa reperita della canzone è in lingua Xhosa, l’ho lasciata attribuita a Miriam Makeba (madrelingua Xhosa); in realtà la canzone originale di Dorothy Masuka (degli anni ’50) deve essere stata in lingua Ndebele settentrionale (Dorothy Masuka era nativa di Bulawayo, nell’attuale Zimbabwe). Se ne hanno frammenti in questa versione. La canzone è stata cantata, con lievi varianti, in pressoché in tutte le lingue sudafricane (che, tranne il Venda, si somigliano peraltro molto tutte quante). Come accennato anche nell’introduzione originale, la canzone ha a che fare con la fabbricazione (clandestina all’epoca) dello Umqombothi, la birra tradizionale di lieve contenuto alcoolico (circa il 3%) fatta con malto di mais, sorgo, lievito e acqua). Ha un gusto particolarmente acidulo. La canzone è, come detto, degli anni ’50 ma si riferisce probabilmente a una situazione ancora anteriore, quella degli anni ’30, quando mantenere una famiglia di otto persone costava circa sette sterline al mese. Moltissimi uomini non ce la facevano a mettere su una simile cifra, i salari erano di circa 6 sterline mensili (sempre che i salari ci fossero, ovviamente). Le donne allora aiutavano, spesso in maniera “illegale”; la fabbricazione e la vendita di bevande alcoliche era vietata; e così molte fabbricavano rischiosamente sia l’Umqombothi sia lo Skokiaan, un liquore. Racconta una donna: “Era rischioso. La polizia arrivava e e versava tutto il liquore e i potenziali guadagni fino letteralmente a imbevere la terra sudicia. Ma molte di noi continuavano, perché si guadagnava bene. A volte riuscivo a farci 10 sterline.” (Altri interessantissimi dati storici si trovano qua, la fonte utilizzata per queste note, in lingua inglese).
Khawuleza mama
Khawuleza mama
Khawuleza mama
Fihlan’ amagogogo
Nang’ amapolis’ azongen’endlwini mama, khawuleza
Nang’ amapolis’ azongen’endlwini mama, khawuleza
Jonga jonga jonga yo khawuleza mama, iyeyiye mama, khawuleza
Jonga jonga jonga yo khawuleza mama, iyeyiye mama, khawuleza
Nang’ amapolis’ azongen’endlwini mama, khawuleza
Nang’ amapolis’ azongen’endlwini mama, khawuleza
Jonga jonga jonga yo khawuleza mama, iyeyiye mama, khawuleza
Jonga jonga jonga yo khawuleza mama, iyeyiye mama, khawuleza
Bathi jonga jonga jonga yo khawuleza mama
khawuleza mama khawuleza
jonga jonga jonga yo khawuleza mama
khawuleza mama khawuleza
inviata da Dead End (+ AT-XXI qualche anno dopo) – 7/9/2012 – 14:36
Lingua: Italiano
Traduzione italiana dell’Anonimo Toscano del XXI Secolo
6 dicembre 2017 12:49
SBRIGATI, MAMMA!
Sbrigati mamma
Sbrigati mamma
Sbrigati mamma
Riempi i bidoni
Ecco i poliziotti, ci entreranno in casa, sbrigati
Ecco i poliziotti, ci entreranno in casa, sbrigati
guarda guarda guarda sbrigati mamma, su mamma, sbrigati
guarda guarda guarda sbrigati mamma, su mamma, sbrigati
Ecco i poliziotti, ci entreranno in casa, sbrigati
Ecco i poliziotti, ci entreranno in casa, sbrigati
guarda guarda guarda sbrigati mamma, su mamma, sbrigati
guarda guarda guarda sbrigati mamma, su mamma, sbrigati
Dicono guarda guarda guarda e sbrigati mamma
sbrigati mamma sbrigati
guarda guarda guarda e sbrigati mamma
sbrigati mamma sbrigati