ANSA.IT –20 LUGLIO 2020
Grotte dei Neanderthal svelano le oscillazioni del Mediterraneo
Utile a prevedere effetti futuri del cambiamento climatico
Rappresentazione artistica di un uomo di Neanderthal (fonte: Michael Brace)
Rocce e conchiglie nelle grotte dei Neanderthal lungo la costa laziale, tra il Circeo e Gaeta, svelano le antiche oscillazioni del mar Mediterraneo legate alle ultime due glaciazioni. Lo studio, utile a prevedere anche gli effetti futuri dei cambiamenti climatici, è pubblicato sulla rivista Scientific Reports dai ricercatori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), in collaborazione con il Dipartimento di Storia dell’Università Tor Vergata e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti.
Lo studio si basa sull’analisi di conchiglie, solchi di battigia incisi nella roccia dalla marea e fori lasciati da organismi che vivono in buchi scavati nelle scogliere. Grazie a questi elementi, è stato possibile ricostruire le oscillazioni del livello del mare nel Tirreniano, il periodo compreso tra le ultime due glaciazioni avvenute rispettivamente 160.000 e 20.000 anni fa. “In questo periodo, dopo che il mare era sceso fino a 120 metri al di sotto del livello attuale a causa del congelamento di grandi masse d’acqua ai poli, si è verificata una sua veloce risalita”, spiega Fabrizio Marra, ricercatore dell’Ingv e coautore dello studio.
“Attorno a 125.000 anni fa – prosegue l’esperto – il mare raggiunse e superò di circa sei metri quello attuale. Seguirono due oscillazioni in cui il livello del mare ridiscese a causa del forte abbassamento delle temperature e poi risalì, prima di ‘precipitare’ nuovamente di oltre cento metri durante l’ultima glaciazione. Lo studio ha appurato che durante queste due risalite temporanee, avvenute 100 e 80 mila anni fa, il livello del mare arrivò a quote prossime a quello attuale, a differenza di quanto finora stimato attraverso il calcolo teorico dei volumi di ghiaccio che si formarono e si fusero in questo periodo”. A causa di ciò, durante queste fasi interglaciali, le grotte si aprivano su piccole spiagge che favorivano la frequentazione da parte dei Neanderthal.
Mi piace pensare ai Neanderthal che si godono il sole sulla spiaggia di fronte a casa.