Johannes Brahms ( Amburgo, 7 maggio 1833 – Vienna, 3 aprile 1897) è stato un compositore, pianista e direttore d’orchestra tedesco del periodo tardo-romantico.
Brahms nacque da una famiglia modesta, secondo dei tre figli di Johann Jacob Brahms (1806-1872) e Johanna Henrika Christiane Nissen (1789-1865), sposatisi nel 1830. Aveva una sorella maggiore di nome Elisabeth detta “Elise” e un fratello minore di nome Fritz Friederich. Suo padre era musicista popolare e suonava diversi strumenti: flauto, corno, violino, contrabbasso, e fu lui a dare al giovane Johannes le prime lezioni di musica; la madre era una sarta e Brahms la amava profondamente (quando il padre se ne separò nel 1865 il musicista — che non si sposò mai — rimase profondamente legato alla famiglia, tanto da sostenere finanziariamente anche la seconda moglie del padre, in vecchiaia). Malgrado le ristrettezze, la famiglia riconobbe le doti del piccolo Johannes e gli consentì un’educazione di qualità.
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Schicksalslied (Canzone del destino), Op. 54, è un’ambientazione corale accompagnata da orchestra di una poesia scritta da Friedrich Hölderlin ed è una delle numerose grandi opere corali scritte da Johannes Brahms.
Schicksalslied è considerato uno dei migliori lavori corali di Brahms insieme a Ein deutsches Requiem. Infatti Josef Sittard sostiene nel suo libro su Brahms, “Se Brahms non avesse mai scritto altro che quest’opera, da sola sarebbe bastata a classificarlo tra i migliori maestri”
Il brano è scritto per due flauti, due oboi, due clarinetti, due fagotti, due corni, due trombe, tre tromboni, timpani, archi e un coro in quattro parti
Il lavoro è in tre movimenti, così annotati:
- Adagio: Cammini in alto nella luce. (mi bemolle maggiore)
- Allegro: Ma a noi è dato. (do minore)
- Adagio: Postludio orchestrale (do maggiore)
Ihr wandelt droben im Licht
Auf weichem Boden selige Genien!
Glänzende Götterlüfte
Rühren Euch leicht,
Wie die Finger der Künstlerin
Heilige Saiten.
Schicksallos, wie der Schlafende
Säugling, atmen die Himmlischen;
Keusch bewahrt,
In bescheidener Knospe
Blühet ewig
Ihnen der Geist,
Und die seligen Augen
Blicken in stiller
Ewiger Klarheit
Doch uns ist gegeben
Auf keiner Stätte zu ruh’n;
Es schwinden, es fallen
Die leidenden Menschen
Blindlings von einer
Stunde zur andern,
Wie Wasser von Klippe
Zu Klippe geworfen
Jahrlang in’s Ungewisse hinab.
Voi errate in alto, nella luce
su tenero suolo, genii beati!
Splendidi aure divine
vi sfiorano leggere
come le dita dell’artista
le sacre corde.
Sciolti dal destino, come il poppante
che dorme, respirano gli immortali;
pudico, in boccio
timido avvolto
eterno fiorisce
per essi lo spirito,
e gli occhi beati guardano
in placida
eterna chiarità.
Ma a noi è dato
in nessun luogo trovar pace,
dileguano, cadono,
nel dolore gli uomini
ciecamente
di ora in ora,
come acqua da pietra
a pietra lanciata,
senza mai fine, giù nell’ignoto
Amburgo verso il 1900
Sconosciuto –
Brahms nel 1853
IL TEATRO DI DETMOLD ( Renania Settentrionale-Vestfalia )
DETMOLD
Clara Wieck Schumann
Eduard Bendemann –