—qualcosa sulle GALAPAGOS — ECUADOR — LE ISOLE DI DARWIN…

 

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Isole Galapagos

una coppia di Sule

 

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una coppia di GENOVESA :  piedi rossi e becco azzurro

 

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Genovesa, in posa da ballerina…

 

 

 

 

anche se l’abbiamo già vista, è tanto carino…

 

 

 

 

 

 


L’arcipelago delle Galapagos raggruppa 13 isole grandi, di cui solo 5 abitate, 6 isole più piccole e 107 isolotti. Situate appena sotto l’Equatore, circa 1000 Km. ad ovest dell’Ecuador, queste isole sono di formazione vulcanica, le più vecchie si sono formate circa 4 milioni di anni fa, le più giovani sono ancora in formazione, essendo le Galapagos considerate una delle zone vulcaniche più attive nel mondo. Il Parco Nazionale delle Galapagos si estende sul 97% della superficie dell’arcipelago, il restante 3% è occupato da insediamenti umani in cui vivono circa 17.000 residenti, quasi tutti addetti alla gestione del Parco o ad attività di ricerca.

 

Le isole furono scoperte per caso nel 1535 quando padre Thomas Berlanga, vescovo di Panama, navigò verso il Perù per risolvere una disputa fra Francisco Pizzarro ed i suoi luogotenenti dopo la conquista degli Incas. La nave del vescovo si fermò lungo il tragitto per una bonaccia e fu trasportata dalle correnti verso le Galapagos. L’arcipelago divenne poi nascondiglio dei pirati inglesi che intercettavano i galeoni spagnoli diretti verso la madrepatria carichi dell’oro e dell’argento sudamericani; per questo motivo alle isole furono assegnati dei nomi inglesi, che ancora oggi sopravvivono accanto ai corrispondenti nomi spagnoli. Le isole Galápagos furono annesse all’Ecuador il 12 febbraio 1832. Il primo governatore delle isole, il generale José de Villamil, mandò un gruppo di detenuti a popolare l’isola di Floreana e nell’ottobre del 1832 a loro si aggiunsero alcuni artigiani ed agricoltori. L’arcipelago delle Galapagos è un vero e proprio laboratorio vivente dell’evoluzione. Furono gli studi su alcuni degli animali che popolano queste isole a fornire a Charles Darwin nel 1835 i presupposti per formulare la teoria dell’evoluzione della specie, che è ancora oggi uno dei pilastri fondamentali della nostra visione del mondo. Questo ecosistema aspro e selvaggio sembra vivere fuori del tempo e della storia ed è popolato da una fauna straordinaria, caratterizzata da moltissime specie endemiche che si sono evolute lontano dall’uomo e dalla sua influenza. Per l’unicità di questo ambiente naturale e l’importanza che esso riveste nella storia del pensiero scientifico, le isole Galapagos sono state dichiarate dall’UNESCO Santurario della Natura e Patrimonio mondiale dell’ Umanità. I visitatori possono avvicinare pinguini e cormorani, sule e iguane, albatross e leoni marini, fregate e tartarughe giganti, solo per citare le specie più note, che qui si lasciano osservare senza timore. Tutto questo perché non vi sono grandi predatori. Il rischio di essere mangiati da altri animali, infatti, è minimo ed esiste una scarsa competizione per il territorio, in quanto ogni specie dispone liberamente del proprio habitat. Tra le curiosità botaniche segnaliamo il palo santo, albero dalla corteccia aromatica, privo di foglie nella stagione secca, che deve il nome al fatto che fiorisce solamente in coincidenza col Natale, di qui l’appellativo di santo.

 

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photo Robert Harding

 

L’arcipelago è stato conosciuto con molti nomi diversi, tra cui “le Isole Incantate” e le forti e mutevoli correnti da sempre hanno reso difficile la navigazione nella zona.

Le principali isole dell’arcipelago (tra parentesi si riportano i nomi inglesi) sono:

sancristobalSan Cristóbal (Chatham), intitolata a San Cristoforo, patrono dei marinai, nella versione spagnola ed al conte Chatham in quella inglese, ha una superficie di 558 km² il suo punto di massima altitudine è a 730 metri sul mare. L’isola ospita colonie di fregate, leoni marini, tartarughe giganti, uccelli tropicali, iguane marine, delfini, sule dalle zampe azzurre e dalle zampe rosse e gabbiani a coda di rondine. La sua vegetazione include la Calandrina Galapagos ed il Lecocarpus Darwinii nonché alberi come il Lignum Vitae. Vi si trova anche il più grande lago d’acqua dolce dell’arcipelago, la Laguna El Junco, sito nell’altipiano di San Cristóbal. La capitale dell’arcipelago, Puerto Baquerizo Moreno, sorge sull’estremità meridionale dell’isola.

fernandina_volcano_ecuador_photo_chuck_wood_1978_siFernandina (Narborough)
 fu così chiamata in onore di re Fernando di Spagna, che finanziò il viaggio di Colombo. Fernandina ha un’area di 642 km² ed un’altitudine massima di 1494 metri. È l’isola più giovane e più occidentale dell’arcipelago. Punta Espinoza è una stretta lingue di terra sui cui blocchi di lava le iguane si riuniscono numerose. Vivono sull’isola anche i cormorani di terra, i pinguini, i pellicani ed i leoni marini. Ospita inoltre foreste di mangrovie e mostra sulla sua superficie diverse colate laviche.

Española (Hood), fu così chiamata in onore della Spagna e di un nobile inglese di nome Hood. Ha un’area di 60 km² ed un’altitudine massima di 206 metri. Española è il luogo dove nidificano gli albatross, gli sparvieri, i gabbiani a coda di rondine, i passeri, le tortore delle Galápagos e le sule mascherate. È abitata anche da tartarughe marine e giganti, iguane marine, squali e leoni marini. Una colata lavica sulla spiaggia ha creato uno sfiatatoio che proietta l’acqua verso l’alto quando viene colpito dalle onde. È l’isola più meridionale dell’arcipelago nonché quella che ospita il maggior numero di specie endemiche di fauna.

Boobies-DistractedSanta Fé (Barrington), intitolata all’omonima città spagnola, ha una superficie di 24 km² ed un’altitudine massima di 259 metri. Santa Fé ospita una foresta di cactus Opuntia e di Palo Santo. Le sue corrugate scogliere offrono riparo a gabbiani a coda di rondine, uccelli tropicali dal becco rosso e procellarie. A Santa Fé vengono spesso avvistate le iguane di terra e le lucertole della lava. L’isola ha una pittoresca laguna frequentata da tartarughe ed acque calme dove si può fare snorkeling tra i leoni marini.

Genovesa (Tower), dal nome della città di Genova. Ha un’area di 14 km² ed un’altitudine massima di 76 metri. Quest’isola è ciò che resta dei bordi di un grande cratere ormai quasi completamente immerso. Il suo soprannome di “isola degli uccelli” è ben meritato. A Darwin Bay si possono osservare fregate, gabbiani a coda forcuta, sule dalle zampe rosse, sterne, gabbiani della lava, uccelli tropicali, colombe, procellarie delle tempeste e fringuelli di Darwin. L’altopiano di prince Philip è un ottimo punto di osservazione per le sule mascherate e dalle zampe rosse. L’isola ospita anche una foresta di Palo Santo.

Floreana (Santa María), prende il nome da Juan José Flores, il primo presidente dell’Ecuador, durante la cui amministrazione l’Ecuador prese possesso dell’arcipelago. Viene anche chiamata Santa Maria, in onore ad una delle tre caravelle di Cristoforo Colombo. Ha un’area di 173 km² ed un’altitudime massima di 640 metri. Fu una delle delle prime isole a venire abitate. Vi si riproducono i fenicotteri rosa e le tartarughe marine verdi, da dicembre a maggio. Qui si trova anche la procellaria a zampe palmate, un uccello marino notturno che passa la maggior parte della sua esistenza lontano dalla terraferma. Alla “Baia della Posta”, fin dal XVIII secolo, i balenieri si servono di barili di legno per scambiare la posta in partenza ed in arrivo con le navi in transito. Alla Corona del Diavolo, un cono vulcanico sotterraneo, si trovano formazioni coralline.

South Plaza deve il nome ad un ex presidente ecudaoregno, il generale Leonidas Plaza. Ha un’area di 0,13 km² ed un’altitudine massima di 23 metri. La flora dell’isola comprende i cactus Opuntia e piante di Sesuvium, che formano un tappeto rossastro sulla superficie delle colate laviche. Qui sono numerose le iguane (terrestri, marine e qualche ibrido di entrambe le specie) e vi sono numerosi uccelli osservabili dalle scogliere della parte meridionale dell’isola, tra cui specie tropicali e gabbiani a coda forcuta.

Santa Cruz (Indefatigable) deve il nome inglese a una nave della flotta britannica. Ha un’area di 986 km² ed un’altitudine massima di 864 metri. Santa Cruz è l’isola che ospita la maggiore popolazione umana dell’arcipelago, nella città di Puerto Ayora. Sull’isola si trovano la stazione di ricerca Charles Darwin ed il quartier generale dell’autorità del parco nazionale delle isole. Presso il centro di ricerca opera un allevamento di tartarughe che si occupa del reinserimento di questi animali nel loro habitat. Le zone collinari di Santa Cruz possiedono una vegetazione lussureggiante e sono famose per i tunnel di lava. A Santa Cruz si trovano numerose tartarughe.

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le mangrovie che si riflettone nell’acqua a Black Turtle Cove (come le foto sopra)

 

Black Turtle Cove è uno splendido sito circondato da mangrovie che le tartarughe marine, le razze e piccoli squali usano come zona di accoppiamento. Altro sito dell’isola è Cerro Dragòn, noto per la laguna dei fenicotteri, lungo i cui sentieri è possibile vedere le iguane mangiare.

IMG_0005Baltra (South Seymour), dal nome di origine incerta, ha un’area di 27 km² ed un’altitudine massima di 100 metri. Vi si trova il principale aeroporto dell’arcipelago, costruito durante la seconda guerra mondiale dalla Marina degli Stati Uniti per tenere sotto controllo il Canale di Panama. Vi vivono iguane marine e tartarughe marine. Le iguane terrestri vi sono state reintrodotte dopo l’estinzione della popolazione originaria avvenuta nel periodo della permanenza dell’esercito statunitense.

North Seymour, porta il nome del nobile inglese Lord Hugh Seymour. Ha una superficie di 1,9 km² ed un’altitudine massima di 28 metri. L’isola è domicilio di un gran numero di sule dalle zampe azzurre e gabbiani a coda forcuta. Ospita inoltre una delle più grandi colonie di fregate.
Marchena (Bindloe), deve il nome al frate Antonio Marchena. Ha un’area di 130 km² ed un’altitudine massima di 343 metri. È abitata da sparvieri e da leoni marini.

Pinzón (Duncan) fu chiamata col nome dei fratelli Pinzòn, capitani delle caravelle Pinta e Niña. Ha una superficie di 18 km² ed un’altitudine massima di 458 metri. Vi si possono osservare leoni marini, sparvieri, tartarughe giganti, iguane marine e delfini.Rábida (Jervis) porta lo stesso nome del convento in cui Colombo lasciò il figlio in affido durante il suo viaggio verso le Americhe. Ha un’area di 4,9 km² ed un’altitudine massima di 367 metri. L’elevato contenuto di ferro nella lava di Rábida le conferisce un caratteristico colore rosso. In una laguna d’acqua salata vicino alla spiaggia vivono fenicotteri ed anatre e nidificano pellicani bruni e sule. Sono censite qui anche nove specie di passeri.Bartolomé deve il nome al luogotenente David Bartholomew della marina inglese. Ha una superficie di 1,2 km² ed un’altitudine massima di 114 metri. Famosa per il suo pinnacolo di roccia che è uno dei tratti distintivi dell’arcipelago. Qui si possono osservare i leoni marini ed i rari pinguini delle Galápagos. Vi si trovano anche insolite formazioni laviche, lasciate inaterate sin dalle ultime eruzioni.

Santiago (San Salvador,James) ha un’area di 585 km² ed un’altitudine massina di 907 metri. Vi si trovano iguane marine, leoni marini, foche, tartarughe terrestri e marine, fenicotteri, delfini e squali. Vi sono anche capre e maiali, introdotti dall’uomo. Tra gli uccelli, si possono osservare i fringuelli di Darwin e i falchi delle Galápagos. Nella località di Sullivan Bay è possibile vedere una colata lavica recente.
Pinta (Abingdon) prende il nome da una delle caravelle di Colombo. Ha un’area di 60 km² ed un’altitudine massima di 777 metri. Vi vivono gabbiani a coda forcuta, inguane marine, sparvieri e foche.

Isabela (Albemale) fu così chiamata in onore della regina Isabella di Castiglia, che finanziò il viaggio di Colombo. Con un’area di 4588 km² è l’isola più grande dell’arcipelago. Il suo punto più alto è la sommità del vulcano Wolf, con un’altitudine di 1707 metri. La forma dell’isol e nelle caldere dei vulcani di Isabela si possono osservare le tartarughe giganti e le iguane di terra. Tra le specie di uccelli si annoverano i fringuelli di Darwin, i falchi e le colombe. Degna d’interesse è anche la vegetazione delle zone a quote inferiori. Puerto Villamil, il terzo insediamento umano dell’arcipelago per popolazione si trova all’estremità sud-orientale dell’isola.

Lindblad-Galapagos-3641Wolf (Wenman) deve il nome al geologo tedesco Theodor Wolf. Ha un’area di 1,3 km² ed un’altitudine massima di 253 metri. Qui si possono osservare foche, fregate, sule mascherate e dalle zampe rosse, iguane marine, squali, balene, delfini e gabbiani a coda forcuta.
Darwin (Culpepper) fu chiamata così in onore di Charles Darwin. Ha un’area di 1,1 km² ed un’altitudine massima di 168 metri. Ospita foche, fregate, iguane marine, gabbiani a coda forcuta, leoni marini, balene, tartarughe marine, delfini, sule macherate e dalle zampe rosse.a è il risultato della fusione di sei grandi vulcani in un’unica terra emersa. Sull’isola abbondano i pinguini, i cormorani di terra, le iguane marine, le sule, i pellicani ed i granchi. Alle falde e nelle caldere dei vulcani di Isabela si possono osservare le tartarughe giganti e le iguane di terra. Tra le specie di uccelli si annoverano i fringuelli di Darwin, i falchi e le colombe. Degna d’interesse è anche la vegetazione delle zone a quote inferiori. Puerto Villamil, il terzo insediamento umano dell’arcipelago per popolazione si trova all’estremità sud-orientale dell’isola.

Darwin (Culpepper) fu chiamata così in onore di Charles Darwin. Ha un’area di 1,1 km² ed un’altitudine massima di 168 metri. Ospita foche, fregate, iguane marine, gabbiani a coda forcuta, leoni marini, balene, tartarughe marine, delfini, sule macherate e dalle zampe rosse.a è il risultato della fusione di sei grandi vulcani in un’unica terra emersa. Sull’isola abbondano i pinguini, i cormorani di terra, le iguane marine, le sule, i pellicani ed i granchi. Alle falde e nelle caldere dei vulcani di Isabela si possono osservare le tartarughe giganti e le iguane di terra. Tra le specie di uccelli si annoverano i fringuelli di Darwin, i falchi e le colombe. Degna d’interesse è anche la vegetazione delle zone a quote inferiori. Puerto Villamil, il terzo insediamento umano dell’arcipelago per popolazione si trova all’estremità sud-orientale dell’isola.

 

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