Outing elettorale. Il mio voto al PD per Moretti, Castro e Kyenge, per un’Europa diversa
La legge elettorale per le elezioni dei parlamentari europei italiani prevede una soglia di sbarramento del 4%. Ciò significa che chi non la supererà non vedrà eletto nessun parlamentare europeo e l’elettore avrà così, di fatto, disperso il suo voto. Ognuno può avere il suo parere sulle soglie di sbarramento. Io ad esempio non sono mai stato contrario, perché credo che in politica si debba, anche tramite la legge elettorale, tentare di ridurre la frammentarietà di troppi partiti. Ma è solo la mia opinione e comprendo le ragioni, anche se non le condivido, dei proporzionalisti puri.
Io tendo a privilegiare la governabilità rispetto alla rappresentatività. Altri la pensano diversamente. Legittime opinioni. Non è però un’opinione il fatto che lo sbarramento elettorale per adesso c’è. E dunque, molti partiti che i sondaggi danno sotto o intorno al 4%, non avranno rappresentanti in Parlamento Europeo e quel voto, del tutto legittimo, non avrà effetti pratici.
Se i socialisti e democratici europei vinceranno le elezioni e il PSE avrà più consensi degli altri partiti, alla guida della Commissione Europea andrà un esponente della sinistra europea, Martin Shulz, il vero antagonista della Merkel. In alternativa ci teniamo ancora i conservatori che hanno guidato l’Europa in questi anni. Per quanto riguarda i pentastellati, non hanno nemmeno un candidato alla guida della Commissione europea e i loro parlamentari non entreranno in nessun gruppo, di fatto sparendo dal Parlamento Europeo, non potendo condizionarlo minimamente (si terranno solo le loro indennità, a quelle non rinunciano mai nonostante i loro proclami). Insomma, anche lì al massimo andranno sui tetti a fare un po’ di scena, perché anche il Parlamento Europeo non è una scatoletta di tonno.
Ecco perché per un’Europa diversa, solidale, competitiva, del lavoro, il voto al PD è un voto per il cambiamento.
Voterò PD, perché voglio un’Europa che cambi verso. Contro la crisi ci vuole più Europa, non meno. Un’Europa diversa guidata finalmente dalla sinistra e da Martin Schulz come Presidente della Commissione Europea. E ciò sarà possibile se il PSE, il partito dei socialisti e dei democratici europei, vincerà le elezioni.
Alle europee, circoscrizione Nord Est, si possono esprimere per la medesima lista tre preferenze, con equilibrio di genere.
Accanto al simbolo del PD scriverò Kyenge, De Castro e Moretti.
Voterò per Cécile Kyenge, perché serve un’Europa del lavoro e dei giovani, dei diritti e dell’integrazione, che affronti a livello europeo il tema dell’immigrazione, come dimostrano anche i tragici fatti di questi giorni al largo di Lampedusa; voterò per Paolo De Castro, perché ha dimostrato – come Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo – quanto sia importante per la tutela e la valorizzazione delle nostre eccellenze agroalimentari e per il mondo dell’agricoltura e del suo indotto la sua elezione in Parlamento Europeo; voterò per Alessandra Moretti perché in Europa ci vuole attenzione per le piccole e medie imprese della ‘Terza Italia’, per le politiche di sostegno alla famiglia e alle pari opportunità.
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Una risposta a Outing elettorale. Il mio voto al PD per Moretti, Castro e Kyenge, per un’Europa diversa
Mi sto orientando su due dei candidati che indichi…comunque complimenti per il blog, non sapevo che ti stavi cimentando con questa forma di comunicazione…a presto Federica