09:39 racconto storico++++ CINA, COME FUNZIONA LA CATENA DI SANT’ANTONIO CHE HA MANDATO IN TILT I MERCATI GLOBALI DI VITO LOPS —IL SOLE 24

 

 

 

@VitoLops

Giornalista e social media editor al Sole 24 Ore, autore del blog L’economia della trasparenza e del libro Il mutuo perfetto. My opinions are just my opinions

Italy

 

 

 

 

 

 

Cina, come funziona la catena di Sant’Antonio che ha mandato in tilt i mercati globali

 

 

Gli eventi che hanno scatenato il panic selling sui mercati finanziari sono collegati, come in una catena. Ecco i pezzi dell’ultima storia di intensa volatilità per le Borse di Vito Lops

 

 

1.   È tutto iniziato l’11 agosto, quando la Banca centrale cinese (People’s Bank of China) ha deciso di svalutare lo yuan. Una scelta adottata per prendere le distanze dalla politica monetaria degli Usa che si avviavano a un rialzo dei tassi a settembre (dopo sei anni consecutivi di iniezioni di monetarie tramite il quantitative easing). Per gli investitori è stato un trauma perché la Cina ha mandato un forte segnale d’allarme sul reale stato del rallentamento della propria economia, chiamata al difficile passaggio da una crescita per la via dell’export a una più sana crescita attraverso l’aumento della domanda interna. Nei giorni successivi il dato sulla produzione industriale cinese – ai minimi da 77 mesi – ha confermato il quadro debole. Questo ha agitato i prezzi del petrolio.

 

 

2. La catena di Sant’Antonio dei mercati / Crolla il petrolio

 

 



Se il gigante cinese (che pesa per il 14% del Pil del pianeta) frena (le autorità di Pechino stima un rallentamento al 5-6% rispetto alla crescita del 7% dello scorso anno) necessariamente avrà bisogno di meno materie prime per fagocitare la calante crescita. Questo fattore sta impattando sulla quotazione del prezzo del petrolio, sui minimi degli ultimi 7 anni (con il Wti sotto i 39 dollari al barile).

 

 

 

 

3. La catena di Sant’Antonio dei mercati / Crollano le valute emergenti

 

 

(Corbis) 

Il crollo del petrolio e in generale delle materie prime energetiche ha mandato in tilt i Paesi emergenti esportatori che sono stati costretti a svalutare pesantemente le rispettive monete per restare “attraenti”. È il caso del Vietnam e del Kazakhstan. Quest’ultimo la settimana scorsa ha deciso di sganciare il Tenge dal dollaro assistendo a una perdita giornaliera del 28%. Più in generale i Paesi emergenti, fortemente indebitati in dollari, stanno soffrendo da tempo le attese di un rialzo dei tassi di interesse negli Usa. Altro elemento che crea forte instabilità finanziaria e che sta spingendo gli Usa a rimandare i tempi del rialzo.

4. La catena di Sant’Antonio dei mercati / Wall Street in balìa della CinaIl panico sui mercati / A Wall Street mai due giorni così terribili negli ultimi 10 anni (nemmeno con Lehman)

 

 

 

 

Con un tasso di disoccupazione inferiore al 6% e una crescita sostenuta gli Stati Uniti potrebbero benissimo procedere al rialzo del costo del denaro, avviandosi alla normalizzazione della politica monetaria che viaggia ancora sul binario dell’eccezionalità, dato che dal 2006 gli Usa non alzano i tassi e dal 2009 viaggiano con i tassi a 0.

Una situazione che non può certo essere definita normale (tassi troppo bassi alimentano le bolle sui mercati finanziari) e che gli Usa stanno cercando di normalizzare. Ma le tensioni in Cina – con lo yuan che prova ora in parte a sganciarsi dalla correlazione con il dollaro – e il fenomeno della deflazione importata derivante dal calo del prezzo del petrolio rischiano di rimandare i tempi di questa normalizzazione

 

 

 

6. La catena di Sant’Antonio dei mercati / I capitali premiano i beni rifugio ma meglio non fidarsi troppo dell’oro

 

CORBIS

 

 

 

Se la Borsa statunitense ritraccia – dopo sei anni di rialzi – rischia di trascinare anche gli altri listini accentuando l’avversione al rischio e spingendo gli investitori verso beni rifugio, come yen, dollaro, franco svizzero e oro (anche se quest’ultimo con le prospettive calanti di inflazione sia in Europa che Usa secondo molti analisti ha pochi margini per crescere).

 

 

 

 

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2015-08-24/la-catena-sant-antonio-mercati-cina-frena-e-manda-segnali-incerti-mercati-184131.shtml?uuid=ACvGM6l&nmll=2707&cmpid=nl_7

 

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